Sgozza il marito per salvarlo, condannata per omicidio colposo
"Cercava di salvare il coniuge da un boccone di traverso": la tesi della difesa convince il Giudice
Tagliò la gola al marito nel disperato tentativo di salvarlo da quello che pensava fosse un boccone andato di traverso. Daniela Ceccacci non prese il coltello da cucina per accanirsi sul coniuge, come invece sosteneva la procura, ma lo fece nel maldestro tentativo di praticare una tracheotomia. Il Gup Francesca Zagoreo ha respinto le richieste della Procura che chiedeva una condanna a 6 anni di reclusione riconoscendo la buona fede nelle intenzioni della donna.
Secondo la versione della donna, le sue intenzioni erano quelle di cercare di salvare la vita al coniuge Silvano Ambrosini. Erano a tavola nella loro abitazione, quando l’uomo iniziò a respirare affannosamente; la donna, pensando ad un boccone andato di traverso, cercò da prima di aprirgli la bocca, e infine tentò una tracheotomia con un taglio profondo che squarcio la gola dell’uomo da parte a parte. L’autopsia dell’uomo per altro constatò che le cause dei sintomi non erano dovute ad un’ostruzione della laringe ma ad un’emorragia celebrale che non gli avrebbe dato comunque scampo.
Per l’imprenditrice di Belvedere Ostrense una pena di un anno e quattro mesi, con la sospensione condizionale, grazie allo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato, ma soprattutto dalla derubricazione del reato da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo.
La donna presente in tribunale alla lettura della sentenza ha tirato un sospiro di sollievo affermando che, la cosa più importante è che sia emersa la verità dei fatti: “Stavo solo cercando di salvare mio marito“.
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