Le denunce presentate da Claudio Vitalucci vennero ignorate dal tribunale competente di San Marino e ora si indaga dunque su chi doveva indagare. Sono questi gli sviluppi emersi nella seduta straordinaria del Congresso di Stato (il Governo di San Marino) svoltasi nella mattinata del 30 gennaio e riguardante l’inchiesta “Criminal Minds” in cui è coinvolto l’imprenditore arceviese.

L’operazione, risalente al 16 gennaio scorso, aveva portato all’arresto di Vitalucci, finito ai domiciliari nella sua abitazione di Marotta, per tentata estorsione ai danni di Marco Bianchini, presidente della Karnak, azienda titolare della finanziaria Fingestus e responsabile, secondo la tesi di Vitalucci, di un raggiro economico nei suoi confronti.

Come si era già appreso nell’estate del 2010, l’imprenditore arceviese presentò denuncia al Tribunale di San Marino per aver subito minacce da Riccardo Ricciardi e Bruno Platone che ai tempi lavoravano come body guard per Bianchini. La delega per le indagini venne affidata dal Giudice Marsili alla Gendarmeria solo otto mesi più tardi, indagini che peraltro non diedero alcun esito per altrettanti mesi.

Il 25 ottobre 2011 il Giudice Marsili archiviò il fascicolo, ma Vitalucci, il 16 dicembre, presentò ricorso. Il Giudice d’Appello David Brunelli, con ordinanza del 9 gennaio di quest’anno, ha riordinato l’apertura del caso nonché l’accertamento delle eventuali responsabilità da parte del Giudice Marsili e della Gendarmeria per omissione di atti dovuti.