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Senigallia, censimento amianto: ancora querelle tra Partecipazione e Ceresoni

Mancini: "Comportamento scorretto dalla Regione, Comune inadempiente"

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Lastre di amianto

Non accenna ad spegnersi la polemica tra l’Assessore Simone Ceresoni e i gruppi consiliari di Partecipazione e Rifondazione. Una polemica nata da quanto emerso in Commissione, ovvero che già nel 2009 c’era la disponibilità della Regione per avviare un progetto di censimento dei manufatti in amianto presenti in città. Progetto di cui poi non si è saputo più nulla e su cui il capogruppo Roberto Mancini è tornato ad interrogare l’allora responsabile dell’Assessorato all’ambiente nonchè esponente dei Verdi di Senigallia Ceresoni, che si è difeso sostenendo che la Regione non ha più fatto seguito a quella dichiarazione d’intenti.

Di seguito la nota stampa del Gruppo consiliare di Partecipazione.

“Ha dell’incredibile la risposta dell’assessore Ceresoni alla mia interrogazione sulla mancata realizzazione del censimento dei manufatti di amianto presso privati.

Ripercorriamo alcune date.

Il 21 maggio 2008 il Consiglio Comunale di Senigallia approva all’unanimità la mozione che “impegna la Giunta Municipale a promuovere d’intesa con gli altri enti … entro 12 mesi … prevedendo un apposito capitolo di bilancio … il censimento della diffusione di manufatti contenenti amianto nel territorio comunale al fine di conoscerne la presenza, valutarne le condizioni di conservazione e promuoverne l’eliminazione.”

Il 3 aprile 2009, oltre dieci mesi dopo, quindi con evidentissima sollecitudine, l’Assessore incontra il Dott. Bacchetta, Dirigente Regionale competente in materia, il quale annuncia la disponibilità della Regione a collaborare col Comune di Senigallia.

Il 5 giugno 2009, due mesi dopo l’incontro e oltre un anno dopo la mozione, l’Assessore scrive allo stesso Dott. Bacchetta e pure all’Assessore Regionale alla Sanità Mezzolani (lo è ancora oggi), i quali non si degnano neppure di rispondere ad una istanza del Comune di Senigallia su un argomento che non è secondo a nessuno per importanza.

Di fronte ad un comportamento tanto elusivo e scorretto di questi signori, l’Assessore e l’intera Giunta che fanno? Protestano nei confronti del Presidente della Regione? Indicono una apposita conferenza stampa? Scrivono di nuovo alla Regione? Informano il Consiglio Comunale? Oppure, più semplicemente, fanno una telefonata per reclamare con toni decisi una risposta, doverosa da parte degli Uffici Regionali?

No. Non fanno nulla di tutto questo. Anzi, in assoluto non fanno nulla.
La Regione non risponde? La Giunta senigalliese tace, come se si trattasse di un comportamento normale da parte della Regione e non censurabile. Non fanno nulla e archiviano tutto.

Riassumendo, c’è voluto più di un anno per non farsi rispondere e chiudere tutto. Complimenti! E questo non sarebbe un comportamento negligente?
Non è inadempienza del mandato consiliare? E con quale amor proprio governano (e pure amore civico, se mi è concesso) questi signori che accettano così passivamente che alle loro lettere non si risponda?

E allora ripeto i miei quesiti:
1. per quali ragioni non è stato dato seguito alla unanime decisione del Consiglio Comunale del 21 maggio 2008 che prevedeva il censimento dei manufatti d’amianto presso privati in presenza di una così importante disponibilità tecnica della Regione Marche;

2. se la rinuncia al Progetto pilota e al relativo stanziamento di bilancio è frutto di una sua iniziativa o della volontà collegiale della Giunta Angeloni;

3. se si rende conto della gravità senza precedenti di tale negligenza, trattandosi non solo di amianto, la cui pericolosità è a tutti nota, ma soprattutto del fatto che siamo a Senigallia, città che ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo in vite umane in conseguenza della produzione di manufatti di cemento-amianto presso lo stabilimento Sacelit”.

Commenti
Ci sono 2 commenti
Toro Marco 2012-01-30 23:34:32
Bravo Consigliere Mancini! Per anni ho aspettato che si facesse,nel territorio Senigalliese, un censimento su tutte le strutture contenenti amianto esistenti. Qualche anno fa sembrava che il censimento oltre che fattibile era imminente, l'avevo seguita con molta passione questa storia mettendo da parte anche tutti gli articoli giornalistici che uscivano. Scoraggiato che nulla si faceva li ho gettati,.....peccato. Sono convinto che a Senigallia si voglia fare la politica degli struzzi su questo argomento mentre, vista la pericolosità di tale materiale sarebbe ora che venisse censito, messo in sicurezza o nei casi più pericolosi smantellato ovunque sia presente. Non sono i cittadini che devono fare gli......."spioni" (per l'amianto, per le tasse, ..ecc....), denunciando qua e là la presenza di manufatti contenenti amianto, ma devono risolvere il problema una volta per tutte le autorità preposte alla salute pubblica a cominciare dal Sindaco, che ne è il primo responsabile, agli altri dirigenti Comunali e della ASL preposti a tale scopo i quali percepiscono anche lauti stipendi per fare il loro lavoro con coscienza e professionalità.
Consigliere Mancini, non abbandoni mai questa battaglia perchè tanti cittadini Le sono vicini e La ringraziano.
Toro Marco
Carlo Montanari 2012-01-31 14:05:39
Per fortuna che ancora ci sono persone scevre dal colore politico che ringraziano un consigliere che si batte contro questo problema che anche il sottoscritto Carlo Montanari Presidente dell'Associazione ALA ONLUS di Senigallia è da 8 anni in PRIMA FILA. Ho fatto tantissime denuncie all'ASUR e molte il più delle volte sono andate a buon fine.Il problema è molto delicato e quando si contrasta una censimento a confronto con la salute pubblica si rasenta tanta negligenza.Purtroppo oltre i morti della ex Sacelit dove lavoravo si stanno ammalando e morendo cittadini che non hanno mai lavorato alla Sacelit.Le lastre in cemento-amianto istallate da 50 anni or sono si stanno degradando e mandano in dispersione le fibre di amianto.Speriamo che si faccia questo benedetto censimento nell'interesse della popolazione che non è immune da questo pericolo.
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