Fli, Senigallia per il rilancio punti sul turismo
"La città non deve vivere solo tre mesi l'anno"
Fli Senigallia guarda al settore turistico per il rilancio economico e produttivo della città, come opportunità per i senigalliesi per risollevarsi da questo periodo di crisi che coinvolge inevitabilmente tutte le componenti della società. Senigallia è una città con un grande passato turistico ma dal futuro incerto.
Bisogna guardare avanti e unirci per stilare un nuovo programma per una nuova Senigallia, per farla tornare a essere meta ambita da turisti italiani e stranieri. Senigallia, per farla tornare a essere meta ambita da turisti italiani
e stranieri.
In un periodo di crisi dei mercati, il mercato bisogna andarselo a cercare e occorre pertanto promuovere il nostro territorio nei nuovi circuiti internazionali. Per Alan Canestrari, presidente del circolo “Futuro e Libertà” di Senigallia, non basta la foto anonima del foro Annonario che fa da cornice allo spot di un marchio pur blasonato di automobili in sperdute isole esotiche, ma bisogna promuovere la nostra città prendendo spunto anche da quello che stanno facendo i piccoli imprenditori con i loro prodotti e tentando di osservare come, avendo a disposizione lo “stesso materiale”, si stanno muovendo altre realtà costiere.
Occorrerebbe ricercare quella giusta sinergia fra pubblico e privato e, insieme alle associazioni di categoria, migliorare l’offerta turistica per tentare di svincolare Senigallia dalla dipendenza da “Caterraduno” e “Summer Jamboree”, che non possono essere lasciate da sole fare l’intera stagione turistica.
Senigallia non è solo mare, è immersa in un territorio ricco di centri medievali e colline potenzialmente capaci di far vivere un turismo in grado di sopravvivere anche nei mesi freddi, quando indossare il costume da bagno sarebbe sconsigliabile. Attrarre turisti anche fuori stagione dovrebbe essere l’obiettivo, senza accontentarci di far spostare da una sagra all’altra i nostri concittadini (o poco più) nei fine settimana.
La rete internet ci ha aperto altre vie di mercato che dovrebbero essere percorse e tradurre il sito istituzionale dedicato al turismo in qualche lingua in uso in Europa, potrebbe essere un inizio e permetterebbe al nostro territorio di essere raggiunto virtualmente, o almeno conosciuto, da una platea più ampia. Anche questo fa
promozione.
L’effetto potrebbe poi essere amplificato se, abbandonate tutte le piccole gelosie territoriali, si riuscisse a mettere in rete e quasi a programmare gli eventi sul territorio come fossero le tappe di un ideale percorso turistico, dove un evento pubblicizzasse
l’altro. Consci di sfiorare la fantascienza immaginiamo pure che artigiani, aziende e ditte del nostro territorio, Senigallia e non solo, possano diventare, inserendo loghi, immagini ed eventi nel loro materiale pubblicitario (come schede di origine dei loro prodotti e
con meccanismi che andranno concordati), “ambasciatori” di Senigallia e del suo territorio.
Forse, più dello spot della famosa auto, questa piccola operazione riuscirebbe a veicolare meglio ciò che la “spiaggia di velluto” è in grado di offrire anche in bassa stagione e non nelle immediate vicinanze del bagnasciuga; il circolo di Futuro e Libertà di
Senigallia auspica un confronto serio su queste e altre idee che ci possa far affrontare il futuro pensando al meglio per tutto il nostro territorio.
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