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Senigallia, Carabinieri indagati: revocati i domiciliari per Simone Ubertini

Resta nell'abitazione pugliese invece Massimo Prota

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Caserma dei Carabinieri di Senigallia

Uno dei due carabinieri arrestati lo scorso luglio 2011 con accuse pesanti per falso, peculato e cessione di stupefacenti, Simone Ubertini, è tornato libero. Concluse le indagini, il Gip ha accolto la richiesta avanzata dai suoi avvocati, Roberto Gusmitta e Ruggero Tomasi, di revocare gli arresti domiciliari. Resta invece nell’abitazione pugliese l’altro militare indagato, Massimo Prota.

L’accusa ha ipotizzato che i due avessero messo in piedi un sistema illegale per mettere a segno operazioni antidroga fornendo ai loro informatori alcuni quantitativi di stupefacenti, prelevati dai sequestri precedenti. Si arrivava così ai falsi verbali che alcuni colleghi avrebbero firmato e per i quali sono indagati anch’essi. Il tutto per ottenere riconoscimenti nella carriera da militare.

Le accuse però per i due appuntati 35ennni non si fermano qui e un altro ramo delle indagini parte dai controlli stradali effettuati dai due Carabinieri che avrebbero “facilmente” fatto ritirare veicoli da una ditta di fiducia, questa volta in cambio di agevolazioni e denaro per cui anche il titolare, Franco Fratini.

di Carlo Leone

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