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Senigallia, Confartigianato scrive al Comune: “Difendiamo il Made in Italy”

Plauso alle iniziative anti-contraffazione: "Tutelare il 'doc' per far sopravvivere le aziende"

Onoranze Funebri F.lli Costantini
Sfilata di moda

Il Made in Italy è una nostra eccellenza e va difesa con tutte le forze a disposizione. Per questo Confartigianato plaude all’interesse e alle iniziative che l’amministrazione Comunale di Senigallia intende mettere in campo a tutela della produzione di origine tricolore, senigalliese in particolare.

Lotta al falso e creazione di una rete di produttori di made in Italy ’DOC’ – commenta Giacomo Cicconi Massi, segretario Confartigianato Senigallia: questa è la strada giusta. In quanto associazione di categoria che ha come mission prioritaria la difesa delle produzioni locali dichiariamo la nostra totale disponibilità ad essere al fianco del Comune in questa campagna e a partecipare ai tavoli decisionali che individueranno le misure più atte a ottenere tale obiettivo nel distretto senigalliese“.

Difendere il Made in Italy significa difendere il lavoro delle famiglie che vivono e operano nel territorio e che, grazie a un bagaglio di esperienze e conoscenze spesso tramandate da generazioni, conferiscono ai propri prodotti unicità, pregio e qualità inimitabili.

Tutelare il made in Italy – continua Cicconi Massi – significa difendere l’economia locale che sul lavoro di queste imprese si regge e va avanti. Noi come Confartigianato nella città di Senigallia cerchiamo da tempo e con diversi mezzi di propagandare il valore espresso dai prodotti frutto del nostro territorio.
Con gli stands de ’La Vecchia Filanda’, il mercatino estivo dei Portici Ercolani, la rassegna di ’Sapori di Autunno’ e di un ’Foro per Pasqua’ e altri eventi ancora portiamo in piazza queste eccellenze, con il duplice intento di valorizzare le imprese che producono merce tricolore (e senigalliese) DOC e di educare il pubblico a un consumo attento
“.

Il consumatore infatti deve essere messo in condizione di conoscere la reale provenienza e il luogo di lavorazione del prodotto che sta per acquistare, commenta Paolo Picchio, responsabile provinciale Confartigianato Moda. Il diritto del consumatore di avere informazioni corrette sull’origine del bene che sta acquistando è anche correlato alla maggiore attenzione alle norme relative alla sicurezza e alla salubrità che determinati paesi, come l’Italia, osservano, mentre altri molto meno. Gli stessi produttori possono intanto tutelarsi grazie ad alcune leggi ad hoc. In particolare la legge 166/2009 art. 16 ammette l’esposizione della dicitura “100% Made in Italy” per la merce ideata, realizzata e confezionata in Italia“.

Un’arma in più nelle mani delle piccole imprese per difendersi dalla concorrenza sleale di “falsi” e contraffazioni. Il bollino “100% Made in Italy” da apporre sui prodotti testimonia agli occhi del cliente la piena italianità dell’oggetto acquistato.

da Confartigianato Senigallia

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