Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Rimini è scattata lunedì 16 gennaio. 25 le misure cautelari imposte a persone accusate di reati come estorsione, ricettazione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, sfruttamento della prostituzione, traffico di stupefacenti e di sostanze dopanti, morte come conseguenza di altro reato.

E’ stato arrestato anche un imprenditore di Arcevia, Claudio Vitalucci, finito ai domiciliari nella sua abitazione di Marotta per tentata estorsione ai danni di un noto imprenditore sammarinese, Marco Bianchini, presidente della Karnak, azienda specializzata in prodotti per l’ufficio e titolare della finanziaria Fingestus.

La vicenda ha radici profonde e intricate: nel 2006 fallì l’azienda senigalliese Adriatica Manifatture per bancarotta. Forse un’operazione combinata per la quale i due imprenditori ne risponderanno in Tribunale ad Ancona venerdì 20 gennaio.
Da quella vicenda Vitalucci si era dichiarato vittima di un raggiro perpetratogli – secondo lui – dall’imprenditore sanmarinese e per la quale stava cercando di riavere dei soldi.
Come? Assoldando due buttafuori, Roberto Fonti (Rimini) 40 anni e Matteo Amici (Cesena) 41 anni che avrebbero dovuto minacciare e spaventare Bianchini.

Un agguanto che risale all’aprile del 2010 e che era una specie di "risposta" a presunte minacce subite da Vitalucci da parte dell’Amministratore della MBClass (società legata alla famiglia Bianchini), Bruno Platone.

L’operazione "Criminal Minds" si ramifica dunque in più filoni d’indagine e assieme a questi cinque nomi, nel registro degli indagati e in manette sono finite altre 10 persone italiane, due rumeni e otto albanesi, tre dei quali ancora ricercati.

di Carlo Leone