Delitto Lorenzetti: confermata la condanna a 30 anni per Renzo Mandolini
La Corte di Perugia si è pronunciata dopo la perizia sull'omicida dell'ex-moglie
Era nell’aria, dopo il responso del dott. Rolando Paterniti, incaricato di redigere la perizia psicologica su Renzo Mandolini, la decisione, presa a pochi giorni di distanza, di confermare la condanna a 30 anni di reclusione, già inflitta in primo grado al fisioterapista senigalliese, che il 17 luglio 2008 uccise, accoltellandola, l’ex-moglie Francesca Lorenzetti davanti all’ufficio postale del quartiere Saline di Senigallia.
La Corte d’Assise di Appello di Perugia si è pronunciata nella giornata di lunedì 16 gennaio, ribadendo quindi la sentenza che era stata sospesa nel febbraio 2011, in seguito alla richiesta di effettuare una nuova perizia sull’omicida, per verificare la temporanea e parziale infermità mentale dell’imputato, al momento del delitto. Ma le conclusioni a cui è giunto il dott. Paterniti sono state di tutt’altro avviso: il fisioterapista senigalliese era sì in uno stato di depressione e di scarso controllo della propria aggressività, ma non incapace di intendere e volere.
Alla luce di quando redatto nella perizia psicologica, la corte perugina non ha potuto far altro se non confermare la condanna di Renzo Mandolini a 30 anni di reclusione per l’omicidio volontario, aggravato e premeditato della ex-moglie. La notizia è stata divulgata anche dall’avvocato Marina Magistrelli, che assiste i tre figli e il compagno di Francesca Lorenzetti all’epoca del delitto.
di Luca Ceccacci
30 annidi reclusione:mangiando vedendo la T.V. leggendo giornali , ridendo ed ammirando il sole e la vita; non ripagheranno mai la scomparsa di un essere vivente su questa terra. La legge non è mai sufficiente per ripagare una cosa così drammatica e pesante.............NON ESISTE LA GIUSTIZIA IN ITALIA...............
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