Caro Sindaco,
Quello che stiamo vivendo non è un bel periodo per la democrazia e per i giovani attanagliati dal problema dell’accesso al mondo del lavoro, in preda per aggiunta della pericolosa sfiducia nel futuro e nel cambiamento. Soprattutto all’indomani di due fatti che suonano come due ingiustizie.

Se la bocciatura dei referendum elettorali deve essere accettata per rispetto delle Istituzioni, anche se lascia tanti dubbi viste pressioni e richieste esplicite da parte di forze di potere, 1 milione e duecentomila firme una ad una avente il sudore della gente che chiede un sistema europeo bipolare e maggioritario abrogando totalmente la “porcata” con liste bloccate e premio di maggioranza (volto al cambiamento della Costituzione, vedere Ungheria) meritano, come lei ha ben detto e la ringraziamo per questo, rispetto ed ascolto in tutte le sedi Istituzionali, Enti Locali, Regioni e Parlamento.

Questo ancora più importante alla luce del secondo fatto, questo senza ombra di dubbio un’ingiustizia: il salvataggio da parte della Lega Nord e del Pdl di Cosentino. Un’autotutela di casta. Una vergogna anche, considerando che a Senigallia abbiamo visto una Lega Nord pronta al pugno di ferro per la presenza degli immigrati nei parcheggi (ora anche per una sorta di protezionismo dalla concorrenza cinese nel commercio, niente a confronto della più grande banca italiana “mafia Spa” da come risulta dal XIII Rapporto Sos Impresa di Confesercenti vero?), ma che si fa garantista nel caso di Cosentino su cui pende un ordine di arresto per gravi fatti in odor di mafia.

“Noi non siamo forcaioli” ha detto Bossi, con i Casalesi e non con i Senegalesi forse. Perché finché si tratta del “povero cristo” che chiede un euro per un pezzo di pane si va giù duro, quando si tratta di un uomo potente della casta che per anni si è fatto forte grazie a un certo potere datogli dall’anti-Stato si sceglie il silenzio. Silenzio che la Lega Nord sembra avere in comune con una certa parte del sud Italia, silenzio che uomini del sud Italia hanno rifiutato.

E proprio per ricordare questi uomini che hanno combattuto il silenzio e lottato per un cambiamento e una società giusta, libera e solidale che noi dell’Idv Senigallia abbiamo chiesto un impegno (con un’interrogazione in Consiglio comunale del 2010 al precedente Sindaco Luana Angeloni) per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino intitolandogli due vie. E abbiamo ottenuto un impegno da parte dell’Amministrazione per trovare un’occasione dove si sarebbe provveduto a tale commemorazione, oltre che un impegno in prospettiva futura di una zona dove assegnare una nuova toponomastica dedicata agli eroi anti-mafia: Beppe Alfano, Peppino Impastato e tutti gli altri.

La pagina facebook nata spontaneamente allora con nome “via Paolo Borsellino e via Giovanni Falcone a Senigallia” è arrivata a contare 600 iscritti che fanno un’aperta richiesta. Sappiamo che è stato intitolato il Cag in via Abbagnano a “Falcone e Borsellino”, purtroppo intitolazione che è stata fin troppo oscurata negli ultimi anni.

Chiediamo un impegno quindi in tal senso per ricordare i buoni esempi in questo particolare momento di vita del nostro Paese, sulla scia anche di iniziative come quella della scorsa estate che ha raccontato il civismo di Angelo Vassallo, il sindaco ucciso dalle eco-mafie, ricordando le sempre attuali parole di Sandro Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

Questo nostro impegno nei confronti dei cittadini ci sembra ancor più doveroso alla luce dei 20 anni dalla morte dei due magistrati anti-mafia, Giovanni Falcone 23 maggio 1992 e Paolo Borsellino 19 luglio 1992.

Cordiali saluti

da Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia