Bocciati i referendum anti-porcellum, a Senigallia si respira amarezza
Canti, Idv: "Legge elettorale, c'è aria di restaurazione, ma il nostro impegno già da ora raddoppia"
Noi dell’Idv Senigallia siamo profondamente amareggiati per il no ai due articoli del referendum abrogativo della legge elettorale nota come "porcellum" che crea la composizione di un Parlamento di nominati dalle segreterie dei partiti.
Noi dell’Idv possiamo dirlo, a differenza di altri, che ci abbiamo messo il nostro sudore e l’amarezza è profonda, anche perché in Parlamento tira una brutta aria riguardo all’ascolto di 1 milione e 200 mila cittadini che hanno chiesto un sistema politico europeo bipolare e maggioritario. Un’aria di restaurazione della prima Repubblica. Buona parte dei partiti, infatti, ritiene che il bipolarismo sia un male da superare e pensa di rifugiarsi in una sorta di ritorno alla prima Repubblica dove i governi e i programmi si decidono dopo il voto, questo in barba ai cittadini.
Le sentenze e le Istituzioni si rispettano, e noi dell’Idv Senigallia le rispettiamo. La Consulta ha bocciato i due quesiti, dichiarandoli inammissibili. Ne prendiamo atto e accettiamo il giudizio della Corte. Non ne gioiamo certo ma non ci arrendiamo.
Sono state, infatti, oltre 800 le firme sia per il referendum contro il porcellum – che si sono aggiunte a quelle raccolte dal Comitato "Firmo, voto, scelgo" – e sia per l’abolizione delle province nel nostro Comune di Senigallia raccolte da noi dell’Idv Senigallia. Sfiorando le 900 firme da parte nostra, in base alle ore di raccolta che abbiamo fatto lo scorso agosto-settembre, contro il ‘porcellum’ si è parlato di circa una firma al minuto per rendere l’idea di che straordinaria spinta dal basso vi è stata. Le firme dei cittadini Senigalliesi e italiani non possono non essere considerate di fronte a questi dati.
Per questo, già da ora, raddoppieremo il nostro impegno, affinché la volontà di un milione e mezzo di cittadini non sia vanificata. Il milione e mezzo di firme hanno indicato la via da seguire ed è bene che i partiti seguano questa traccia. Noi la seguiremo in tutte le sedi Istituzionali. La volontà popolare non può e non deve essere ignorata per logiche spartitorie che non appartengono ad una democrazia sviluppata.
Il nostro impegno, lo ricordiamo, è anche per far rispettare il mandato referendario assegnatoci dai referendum sull’acqua pubblica. Abbiamo iniziato a farlo con un atto Istituzionale a 5 stelle come la nostra mozione presentata insieme al Sindaco Maurizio Mangialardi che è ora ai lavori delle Commissioni consiliari.
Noi dell’Idv siamo contrari alla privatizzazione dell’acqua e di tutti i beni comuni, non solo perché bisogna assolutamente rispettare il referendum e il volere dei cittadini, ma perché vi sono dei servizi d’interesse generale che non possono essere consegnati alla speculazione.
L’acqua è natura, è di tutti, è un patrimonio dell’umanità; è dell’umanità, dell’ambiente e non del sistema. Il nostro Comune virtuoso a 5 stelle che ha sempre avuto e sostenuto l’acqua pubblica e bene comune proseguirà per questa strada continuando a sviluppare il concetto di beni comuni.
Continuiamo nella nuova sfida che ci si presenta in questo 2012 con obiettivi: difesa del lavoro, difesa dei beni comuni, equità, onestà e sviluppo. Proseguiremo per questa strada per garantire un’alternativa per il Paese più solidale e partecipativa. Proviamoci insieme.
di Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia
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