Le lettere dei padri fondatori dell’Italia prendono corpo e anima a Corinaldo
Venerdì 13 gennaio, al teatro Goldoni, lo spettacolo "ParolePotere" tra Risorgimento e antifascismo
Su un palcoscenico che diventa un prato verde, un altare bianco al centro ‘chiude’ una giovane ragazza di oggi, con i problemi di oggi, con la curiosità di oggi, con la disperazione di molti giovani di oggi. Intorno a lei, si muovono dei vecchi, pieni dei loro ricordi, della loro storia; appagati da quanto hanno visto, sentito e vissuto.
Sono due mondi vicini ma impermeabili, tentativi anche violenti di entrare in contatto, disperazione contro autoreferenzialità, isolamento contro vacua comunicazione, solitudine contro luoghi comuni, frasi fatte.
"Parolepotere – un secolo e mezzo di storia di vinti", da un’idea di Gian Franco Berti, sarà raccontato da Chiara Caimmi e dagli "Onafifetti" (Giovanni Filosa, Piergiorgio Memè e Mario Sardella), per la drammaturgia e regia di Simone Guerro, venerdì 13 gennaio alle 21:15 al Teatro Goldoni di Corinaldo. Prezzo unico: 10€.
Lo spettacolo trae spunto da una selezione di testi consistenti nelle lettere scritte dal carcere dai padri fondatori dell’Italia, sia risorgimentale che della resistenza antifascista, testi che vanno da Felice Orsini ad Alcide de Gasperi, fino ad arrivare alle lettere di Gramsci e tre lettere di condannati a morte della resistenza Europea.
Questi testi descrivono la sofferenza dei condannati ma anche la loro grandezza morale, la coscienza di essere parte di un processo rivoluzionario giusto, la cui grandezza oltrepassava la loro vita.
da Ilario Taus
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