Immigrazione nei parcheggi di Senigallia, il Comune: "Nessuna retata"
Commento alle idee della Lega Nord: "Anticamera della xenofobia, sbagliato soffiare sul fuoco"
A Senigallia sta in questi giorni emergendo, con l’inevitabile corredo di forti polemiche, un fenomeno già ben noto in molte altre città: la presenza di immigrati attivi per chiedere denaro in numerosi parcheggi cittadini. La questione dovrebbe essere affrontata con grande attenzione e sensibilità, evitando riflessioni retoriche e toni populistici.
L’Amministrazione Comunale continuerà a vigilare con cura per assicurare anzitutto che la richiesta di spiccioli si limiti a una normale questua e non sia accompagnata da forme di minaccia. In merito, infatti, al di là di qualche comprensibile lamentela, è necessario sottolineare che nessuna formale denuncia è stata avanzata alle forze dell’ordine.
Il fenomeno merita dunque di essere affrontato pensando a risposte organiche e non a misure di pura immagine, che finiscono per avere un’efficacia solo di breve durata.
In questo senso un Comune come Senigallia, che si è sempre caratterizzato come città dell’accoglienza e ha sempre privilegiato la qualità del welfare locale, non può improvvisamente decidere di realizzare retate di immigrati per liberare le aree di sosta.
Certe idee, tipiche di coloro che cercano di cavalcare le paure della gente, rappresentano una forma di razzismo e l’anticamera della xenofobia. In questo senso è anche opportuno ricordare che le forze politiche che hanno sollevato il problema a Senigallia sono le stesse che hanno governato l’Italia fino a poche settimane fa, annunciando la fine degli sbarchi di clandestini. Quanto accade nelle nostre città, e anche a Senigallia, dove gli immigrati sono fortemente aumentati, è una chiara dimostrazione del totale fallimento di quella politica.
L’Amministrazione cittadina ritiene invece che per affrontare seriamente il problema non servano presìdi o “ronde”, ma piuttosto misure concrete ad agevolare l’integrazione tra vecchi cittadini e nuovi residenti stranieri. Occorrono atti di solidarietà, di mediazione culturale, ed è proprio ciò che il Comune sta facendo, ad esempio attraverso iniziative come l’aumento del fondo di solidarietà o l’attivazione di progetti sperimentali come quello dell’autocostruzione a Cesano.
Tutto ciò, naturalmente, esaltando al tempo stesso i princìpi della legalità e delle regole condivise, cioè intensificando l’azione coordinata di tutte le forze dell’ordine, che devono essere dotate di risorse maggiori, adeguate per intervenire contro il crimine organizzato e i fenomeni di scala più vasta.
In quest’ottica complessiva l’Amministrazione Comunale invita tutte le forze cittadine a una chiara assunzione di responsabilità, affinché siano accantonati gli interessi particolari di ciascuno e si proceda uniti in una politica di visione superiore, evitando di fomentare quel sottobosco di odio sociale che rischia di amplificare gli effetti della attuale crisi economica.
La popolazione italiana sta già vivendo una situazione drammatica e chi soffia sul fuoco rischia di compromettere anche quella coesione sociale che rappresenta uno degli elementi qualificanti della nostra comunità.
dal Comune di Senigallia
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