Chiuse le indagini per il caso dei Carabinieri accusati di falso, peculato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ad alcuni "informatori". Un filone che la Procura della Repubblica sta portando avanti assieme ad altri due in cui sarebbero coinvolti anche altri militari dell’Arma, per omissione d’atti d’ufficio, falsi verbali e concorso in corruzione per cui è stato sentito anche il titolare di un’impresa di autodemolizioni.

Tra gli indagati, oltre all’imprenditore Franco Fratini, sono finiti dunque anche Gennaro Idea, Luciano Olivieri e Andrea Mecocci, difesi rispettivamente dai legali Alice Franceschini, Daniele Massaccesi e Corrado Canafoglia. Ai Carabinieri il Procuratore capo Elisabetta Melotti e il sostituto Pucilli hanno formalizzato le ipotesi di reato.

Ora si dovrà attendere metà gennaio perchè vengano depositate le memorie istruttorie e poi entro fine mese l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio, e quindi il processo per smentire o confermare le tesi accusatorie.

di Carlo Leone