Incontro a Roma sui lavori per terza corsia A14 e complanare di Senigallia
Società Autostrade rassicura il Sindaco Mangialardi: entro dicembre la prima, entro Pasqua la seconda
Vertice "rassicurante" quello svoltosi a Roma martedì 13 dicembre 2011 tra Società Autostrade e il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. Un incontro voluto per sciogliere alcuni nodi sui tempi e sui lavori per l’ampliamento della sede autostradale della A14 con la terza corsia (che si chiuderanno entro la fine del 2011 per il tratto Fano-Senigallia) e su quelli per le bretelle di collegamento al casello, la famosa complanare (pronta almeno nel tratto nord entro Pasqua 2012).
L’esito dell’incontro è stato definito "rasscurante" dalo stesso Sindaco in quanto i vertici di Società Autostrade hanno confermato la tempistica dei lavori come da cronoprogramma stabilito inizialmente. Anzi.
Una tempistica che si era accelerata con l’inaugurazione del nuovo casello autostradaleribaltato verso ovest a ridosso del distaccamento dei Vigili del Fuoco, celebrata con 5 mesi di anticipo, e con il completamento e apertura della terza corsia in direzione nord nel tratto Senigallia-Fano. Per questa opera addirittura è stato registrato un anticipo di un anno.
Confermate dunque le date per l’apertura della terza corsia della A14 anche nel tratto sud Fano-Senigallia entro la fine dell’anno. La complanare avrà invece tempi più lunghi: entro pasqua 2012 sarà percorribile il primo tratto di bretella, quello nord che porta fino al casello autostradale. Il restante tratto sud (dal casello fino a dopo la chiesa del Ciarnin) dovrebbe essere completato entro il 2014.
Altro nodo sciolto nel vertice romano è stato quello delle barriere fonoassorbenti usate per i lavori nei cantieri e su cui i residenti di Borgo Coltellone avevano sollevato proteste per gli effetti collaterali che producevano: anche in questo caso Società Autostrade ha assicurato che si stanno svolgendo le indagini fonometriche per capire se sia possibile sostituire le protezioni attuali con pannelli fenestrati in modo da agevolare le condizioni di disagio provocate agli abitanti della zona.
di Carlo Leone
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