Senigallia: qualità dell’aria, inquinamento ambientale e centralina di monitoraggio
Pochi e frammentati dati forniti dalla centralina al parco della Pace. E a gennaio stop alle auto
Sono decisamente pochi i dati forniti dalla centralina di rilevamento della qualità dell’aria posta, a Senigallia, nella zona residenziale intorno al parco della Pace. Dati frammentari che danno una lettura parziale sulla nostra aria. E nella provincia di Ancona sono tanti i numeri che mancano in merito alle rilevazioni effettuate. Risultato: non si sa se l’aria che respiriamo è inquinata o meno.
Ma cosa dovrebbe rilevare la stazione di Senigallia? Quali sono le sostanze inquinanti da cui dobbiamo guardarci?
Prendendo spunto da un "Report sullo stato dell’ambiente" redatto dal Comune di Senigallia nel 2005 (pag. 201 e seguenti) i principali agenti inquinanti da monitorare sono:
– Biossido di zolfo, SO2 (ug/mc): gas irritante per l’uomo, è il principale responsabile delle "piogge acide" e componente secondario nella formazione di PM10. Si produce attraverso i processi industriali, col traffico e dagli impianti di riscaldamento domestici; valore limite: 125 µg/m3, soglia di allarme: 500 µg/m3.
– Biossido di azoto, NO2 (ug/mc): anche questo gas è irritante per occhi e vie respiratorie, si produce essenzialmente per combustione da centrali termoelettriche, riscaldamento e traffico (velocità, accelerazione dei veicoli). Il Comune di Senigallia consigliava già dagli anni passati di aumentare il monitoraggio sui livelli cittadini di questo gas nocivo; valore limite: 200 µg/m3, soglia di allarme: 400 µg/m3.
– Monossido di carbonio, CO (mg/mc): gas che si forma dalla combustione incompleta di carburanti, si forma per oltre il 70% dagli scarichi delle auto soprattutto a bassi regimi, quando c’è traffico intenso e rallentato. Si lega all’emoglobina al posto dell’ossigeno, causando disturbi cardiovascolari; valore limite: 10 mg/m3.
– Ozono, O3 (ug/mc): è un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente velenoso se in alte concentrazioni; tuttavia è essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire l’azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole. Si forma in particolar modo con le alte temperature, d’estate quindi e dev’essere monitorato nei siti di fondo rurale o urbano; valore limite: 180 µg/m3, soglia di allarme: 240 µg/m3.
– Benzene C6H6 (ug/mc): è un composto organico volatile presente nella benzina. Dal 1982 è considerato cancerogeno certo per l’uomo e preso "di mira" con l’installazione di marmitte catalitiche e altri processi anti-inquinamento;
– Polveri: il PST (particolato sospeso totale) e il PM10 (polveri con diametro inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro) sono miscugli di varie sostanze, dalla polvere naturale alle particelle provenienti dalla combustione incompleta (riscaldamento domestico e industriale, traffico veicolare). La sua tossicità deriva dalla capacità di legarsi (assorbimento) con sostanze tossiche quali metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (come il benzoapirene) e di veicolarle con la respirazione fino agli alveoli polmonari. Assorbimento che interessa il particolato molto fine: PM10, PM2.5, PM1. Per le PM10 il valore limite è 50 µg/m3 da non sforare più di 35 volte/anno.
Dopo lo spostamento della centralina senigalliese dalla curva della Penna, tra il SenbHotel e l’ex cinema Rossini, al parco della Pace, nell’angolo di via Pierluigi da Palestrina (dietro la scuola materna "L’Aquilone"), subito vennero fuori delle polemiche in merito sia al corretto funzionamento che al tipo di campionamento della stessa: in quella posizione cosa è in grado di rilevare? La lontananza dai volumi di traffico di strade come la Statale, la presenza di alti edifici residenziali che possono provocare il ristagno delle polveri, la presenza di prati, siepi ed alberi possono concorrere a sfalsare i risultati delle rilevazioni oppure non sortiscono alcun effetto collaterale?
Dopo aver appreso dell’aggiornamento normativo e del seguente cambio di classificazione della centralina, nel gennaio 2011 i consiglieri di Partecipazione e Rifondazione Comunista uscirono sulla stampa lamentando carenze informative sui dati rilevati, mancanza di rilevazioni in molti giorni del 2010 (poi verificatasi anche nel 2011), assenza del monitoraggio di alcuni inquinanti e il problema del rapporto fra classificazione (di fondo o da traffico) e posizione della centralina stessa che effettua le misurazioni.
Da allora nulla sembra sia cambiato. Basti vedere il sito della Provincia di Ancona: qui la centralina individuata dal sistema provinciale per i rilevamenti è ancora – secondo il sito – posizionata alla curva della penna. Nella foto allegata si può vedere come per la Provincia la centralina sia ancora "da traffico" e non di fondo come affermato più volte dal Comune di Senigallia.
I parametri che possono essere rilevati dalla centralina dopo lo spostamento dietro il parco della Pace sono gli stessi che venivano misurati prima: Biossido di azoto NO2, Monossido di carbonio CO, PM10, Benzene.
E allora misuriamo noi i valori disponibili considerando il periodo che va dal 1 gennaio al 10 dicembre 2011:
– Monossido di carbonio (CO): è stato misurato 269 volte su 344 giorni, con oltre 60 sforamenti del limite di 0,5ug/mc (tabella, jpg – 149 KB);
– Biossido di azoto (NO2): nello stesso periodo è stato misurato 301 volte, ma senza registrare sforamenti previsti nella normativa come da D. leg. 155/2010 che recepisce la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo (tabella, jpg – 174 KB);
– Benzene (C6H6): registrato 83 volte nel periodo selezionato, non ha mai fatto registrare superamenti al valore limite di 10 ug/mc (tabella, jpg – 142 KB);
– PM10: da gennaio ad ottobre 2011 gli sforamenti al limite di 50 µg/m3 sono stati 25, saliti poi a 40 con 15 superamenti nel solo mese di novembre e quindi a 42 con le due giornate di dicembre. Il massimo consentito è di 35 volte all’anno (tabella, jpg – 171 KB).
Per l’esattezza, la centralina di Senigallia non rileva (o perlomeno non dà risultati nonostante l’obbligo previsto dalla normativa europea di darne comunicazione) i dati relativi a SO2 (Biossido di zolfo), Ozono (O3), PM2.5, PM1, HCNM (idrocarburi non metanici come Benzene, Toluene e Xilene).
In pratica ciò che si misura a Senigallia sono tutti valori tipici delle misurazioni da traffico e non di fondo come potrebbe rilevare la centralina secondo la nuova "etichetta" affibbiatale dalla Provincia. Provincia che invece, nel capoluogo dorico, via Cittadella, ha previsto la misurazione di tali parametri.
di Carlo Leone
Si ringrazia per la collaborazione Alessio Giorgetti
Come da me accennato a precedenti articoli, Carlo Leone è stato molto più chiaro di quanto volevo dire. Pertanto attenzione a far "passeggiare" le auto con FAP (perchè non misurabile) perchè sono molto più nocive delle auto senza purchè abbiano una combustione ottimale. Non parliamo poi delle auto a benzina che tutte potrannno circolare......
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