Senigallia, Fiamma Tricolore: chiesto il rinvio della discussione sul bilancio 2012
Liverani sulla manovra di Monti: "No all'Euro dei banchieri, sì all'Europa dei popoli"
Il 20 e il 21 dicembre in Consiglio Comunale si discuterà del bilancio preventivo per l’anno 2012. Chiediamo al Sindaco Mangialardi di rinviare tale discussione e di aspettare l’approvazione finale della manovra finanziaria del governo Monti prevista per il 23 dicembre, almeno da leggere il testo finale e i provvedimenti che saranno adottati. In questo modo il rinvio permetterebbe, da parte della Giunta, una migliore valutazione dei sacrifici che ricadranno sui cittadini, tenendo conto anche dei rincari introdotti nei giorni scorsi dalla Regione e dalla Provincia.
Cogliamo l’occasione per ribadire il nostro totale dissenso alla manovra “lacrime e sangue” del governo Monti. Che uno Stato e una Nazione debbano essere amministrati con criteri aziendali mirando quantomeno al pareggio di bilancio (nel 2013 pretende questa parodia di Unione Europea) è folle e da respingere.
Debito pubblico, se fatto su investimenti e sviluppo, può significare rilancio per il futuro: migliorare la qualità della vita e dei servizi, aumentare la capacità di spesa e il benessere sono i primi obiettivi che uno Stato dovrebbe perseguire dopo aver informato la società (la comunità di popolo) all’eticità della sua azione.
Questa eurozona, a cui campioni di dabbenaggine o malfattori della finanza internazionale ci hanno legati con l’Euro, è improvvida, ingiusta e ci condanna alla recessione economica e alla retrocessione in termini di stato sociale a livelli anteguerra (della I guerra mondiale, almeno per noi italiani).
Prodi e Ciampi ci hanno imposto sacrifici già dalla fine del secolo scorso, per accettare un’entrata nell’area euro in condizioni che nessuno statista avveduto e indipendente da altri interessi avrebbe mai perseguito: incapaci o eterodiretti ?
A quei sacrifici è succeduto oltre un decennio di delusioni e d’impoverimento (ovviamente dalla classe media in giù), a fronte dell’arricchimento degli speculatori internazionali e delle banche.
Ora, economisti di pensiero e cultura bancaria (neanche liberista), assertori del primato dei forzieri piuttosto che del primato del lavoro e dell’economia reale, perseguono inaccettabili politiche di tecnica finanziaria (e si commuovono pure) in nome di un turbo-risanamento delle casse pubbliche, basato essenzialmente su:
– lavorate di più e guadagnate di meno;
– risparmiate sulla salute e ogni prestazione sociale (solo quelli che hanno la cittadinanza italiana);
– crepate prima, perché campare di più costa ai vostri figli.
Noi speriamo che a crepare il prima possibile sia questo governo e chi lo sostiene, chi soggiace ai diktat franco-tedeschi, chi in nome di un falso europeismo fa gli interessi solo di banche e assicurazioni.
Per questo, a gennaio 2012 scenderemo in piazza a livello nazionale per rilanciare il nostro NO all’Euro dei banchieri e SI all’Europa dei popoli, NO all’ICI di cui siamo stati i primi e rimaniamo i più assoluti oppositori.
Noi non dobbiamo e non vogliamo acconsentire a questo o ad altri decreti “muori Italia".
da Marcello Liverani
Movimento Sociale Fiamma Tricolore – Sezione di Senigallia
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