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I giovani dell’Arvultùra sull’accordo: "Una scommessa collettiva. Una battaglia vinta"

"Per un mese siamo stati un polo di aggregazione. Ora continuiamo le nostre battaglie con più energia"

Lo Spazio Occupato Arvultùra e il CAG, sua prossima destinazioneVenerdì 2 dicembre alle ore 21.00 abbiamo raggiunto l’accordo con l’Amministrazione Comunale e chiuso la trattativa. Entro la mezzanotte di domenica 4 dicembre abbandoneremo lo stabile occupato di Viale 4 novembre per entrare, entro e non oltre giovedì 15 dicembre, nel nuovo spazio: l’ex-Cag in Via Abbagnano.

CAG di SenigalliaEx-Cag in quanto lo spazio ottenuto, ovvero il piano terra dello stabile, non sarà più il Cag, che si trasferirà al piano superiore, ma lo Spazio Autogestito Arvultùra: autogestito e autonomo sia dal centro di aggregazione che dalle regole e dai disciplinamenti istituzionali.

La prossima settimana costituiremo un’associazione con la quale stipuleremo un contratto che prevede la completa autogestione dello spazio, l’assenza di un affitto e il pagamento da parte nostra delle utenze: luce, gas, acqua.

Lasciando da parte i dati tecnici, sul piano politico si tratta per noi di una vittoria, soprattutto coerente con il percorso portato avanti con l’occupazione dello stabile di Viale 4 Novembre.

In meno di un mese abbiamo aperto uno spazio abbandonato alla città: l’Arvultura è stata un cinema, ha ospitato mostre, è stato un polo di aggregazione e di incontro per gli studenti medi e soprattutto è stata un’assemblea permanente vissuta da cittadini dai quattordici ai sessant’anni, attraversata da attivisti, sindacalisti, consiglieri comunali, associazioni, precari e – per noi un onore – dal partigiano Camillini.

Spazio Occupato ArvultùraDa questo spazio sono partiti cortei di centinaia di persone, siamo entrati nelle assemblee d’istituto dei licei e degli istituti tecnici per raccontare la nostra storia, abbiamo trasformato per un giorno Piazza Roma in un’agorà dove la città ha potuto prendere parola. Ed è stata proprio la “Comune di Piazza Roma” ad affermare il punto di non ritorno, esplicitando il consenso che si era creato in città dietro a parole e pratiche di riappropriazione diretta degli immobili pubblici e quindi degli spazi di democrazia.

In quella giornata un pezzo di città ha preso parola, affermando con nettezza due questioni fondamentali: la necessità di trovare una soluzione politica e non militare all’occupazione e il coraggio di non cedere ai ricatti di svendita del patrimonio pubblico e di dismissione delle politiche sociali imposte dal triumvirato della finanza Berlusconi-Draghi-Monti.

Per la prima volta in città il bilancio è uscito dagli asettici uffici amministrativi ed è stato portato in piazza. Passare dal piano tecnico di pochi a quello politico di molti è oggi una questione dirimente per la difesa della democrazia. Proprio per questo la stabilizzazione dell’Arvultùra non vuol dire la fine della battaglia politica in difesa dei beni comuni, ma al contrario avere uno strumento in più per svilupparla attivamente, senza la spada di Damocle dello sgombero sulla testa.

Questa scelta tutta politica da una parte ci dà ora la possibilità reale di rispondere stabilmente alla richiesta di socialità dei tanti studenti che sono stati la linfa vitale di questa esperienza e che hanno capito con lucidità i limiti delle politiche giovanili fin qui messe in campo dalle amministrazioni. Dall’altra il grande consenso intorno alle parole d’ordine dell’Arvultùra ha aperto una grandissima discussione sulla ridefinizione delle politiche sociali e urbanistiche del nostro territorio, tale addirittura da stravolgere l’agenda politica della maggioranza, imponendo il tema dei beni comuni come unica alternativa possibile all’autoritarismo privatistico dei pareggi di bilancio.

Lo stabile di Viale 4 novembre – come il Musinf e altre strutture pubbliche – non deve essere svenduto a rapaci privati ma restituito alla città come sede di associazioni o come case a canone sociale. Su questo continueremo la battaglia con ancora più energia.

Pensiamo che questa vittoria sia un risultato non solo nostro ma di tutti coloro che ci hanno sostenuto. Non abbiamo mai creduto nella nostra autosufficienza, né in quella di nessuno, e per questo riteniamo corretto ringraziare tutti coloro che ci sono stati affianco in questa battaglia: Gratis Club, Ass. la Stanza, Ass. Bubamara, Ass. Domomia, Ass. Italia-Cuba, Ass. Confluenze, CirKo ListiCo, Fiom-Cgil Senigallia, Cobas Scuola, USB, Piaga di Velluto, Comitato No-Rigassificatore, Uniti Contro la Crisi Senigallia, i Centri Sociali delle Marche, Comitato Acqua Bene Comune, ARCI Capanna, Lista Partecipazione, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI, e soprattutto tantissimi singoli e liberi cittadini.

A Paradisi, Pazzani, De Amicis e all’IdV auguriamo una buona gastrite. Abbiamo sempre saputo che giustizia non fa rima con legge e che ciò che oggi è illegale domani sarà diritto.

da Spazio Autogestito Arvultùra

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Sabato 3 dicembre, 2011 
alle ore 16:15
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Commenti
Ci sono 4 commenti
Anonimo2011-12-04 18:09:32
Mi associo agli auguri, e li estendo anche a tutti quelli che dicevano di mandarli via a calci nel deretano.
Anonimo2011-12-04 21:57:30
Sono sempre più convinto che dovrebbero prendervi a calci sul deretano tutti i giorni. Siete la vergogna di questa città.

E chi vi giustifica si pone sul vostro medesimo, infimo livello. La cosa preoccupante è che prima scrivete questa sequenza di fesserie e poi ci credete pure.!

Ottima la lista di associazioni che vi hanno sostenuto! Peccato che le denunce le abbiate prese solo voi e non i rappresentanti delle associazioni e dei partiti che vi hanno sostenuto. Perchè è chiaro che mandano avanti gli sprovveduti di turno.
A quanto la prossima occupazione?
Saluti.
Tiziano Pazzani

Anonimo2011-12-05 11:40:39
Se noi siamo la vergogna di questa città, quei due carabinieri arrestati qualche mese fà, sono l'onore di Senigallia e dell'Italia intera? Tiziano, hai perso un'altra occasione per tacere!
alessandro 2011-12-05 15:10:32
Forza compagne-i.
Forza compagni. Hasta la victoria siempre! E onore al grande compagno partigiano Camillini...perchè è grazie a uomini come lui se oggi in Italia i vari Paradisi hanno anche il diritto di parola. Ora e sempre RESISTENZA!
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