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Confcommercio Senigallia conferma il no all’imposta di soggiorno

"Tassa è calcio alla competitività del turismo e all'equilibrio tra Istituzioni ed imprenditori"

ConfcommercioLa Confcommercio di Senigallia, in rappresentanza delle imprese del terziario cittadino, ha riunito i propri vertici alla presenza dei rappresentanti della delegazione dei commercianti, dell’associazione albergatori, dell’associazione dei concessionari di spiaggia, dei campeggiatori, dei locali di intrattenimento e della ristorazione, ribadendo un no forte e condiviso unanimemente dai presenti all’ipotesi di introduzione della tassa di soggiorno.

La posizione di netta contrarietà espressa dai rappresentanti locali, conferma quella già portata avanti da tempo dalla Confcommercio e dalla stessa Federalberghi a livello nazionale e regionale.
L’introduzione di tale balzello a Senigallia, da parte dell’amministrazione locale, avrebbe le sembianze di un vero e proprio calcio alla competitività delle strutture ricettive locali.
Si tratterebbe di un pesante balzello, il più elevato della Regione Marche, che rischierebbe di rompere un equilibrio molto delicato frutto di una crescita parallela delle istituzioni locali e degli imprenditori. Da una parte infatti vanno registrati gli sforzi del Comune di Senigallia degli scorsi anni, nel sostenere turisticamente il territorio, con iniziative ed un’efficace promozione del territorio, e dall’altra devono essere evidenziati i progressi degli operatori turistici che hanno scelto la via vincente della qualità a prezzi competitivi.

L’alchimia si è rivelata determinante nei risultati positivi di Senigallia, ma l’introduzione di una tassa di soggiorno potrebbe rovinare questo assetto che ha portato la città rivierasca al top nel gradimento e in crescita nelle presenze. La tassa di soggiorno rischia di essere un serio fardello al mantenimento di una competitività indispensabile per primeggiare in un mercato sempre più difficile e di complessa interpretazione.
Gli operatori del settore rischiano così di dover fare i conti con i buchi di bilancio invece di pensare allo sviluppo turistico che è stato la carta vincente di Senigallia nel mercato italiano e extra frontiera.

Crediamo invece che esistano margini per poter rivedere la situazione, con un’attenta analisi sulla possibilità di razionalizzare le spese in fase di assestamento di bilancio, con la possibilità per il Comune di intervenire con maggiore convinzione in operazioni di cartolarizzazione o dismissioni immobiliari e con la possibilità che da parte del nuovo Governo nazionale, si decida di rivedere un patto di stabilità che oggettivamente strozza economicamente le Amministrazioni, ma soprattutto che si arrivi ad una nuova normativa sulla tassazione sugli immobili, che abbinata alla profonda rivalutazione delle rendite catastali, potrà portare nelle casse comunali già a partire dal 2012, nuove risorse per far fronte alla gestione delle città.

Siamo consapevoli del difficilissimo momento e non fuggiamo dalle nostre responsabilità, ma un provvedimento come la Tassa di Soggiorno rischia di essere un provvedimento recessorio, che avrà ripercussioni, inevitabilmente, sui livelli occupazionali e gli indici di crescita di tutto il terziario.

da Confommercio Senigallia

Confcommercio Senigallia
Pubblicato Venerdì 2 dicembre, 2011 
alle ore 15:23
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Commenti
Solo un commento
Anonimo2011-12-02 20:09:40
beh se vogliamo mandarli via i turisti...questa è la mossa giusta!
ATTENZIONE!
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