Senigallia, agente Polstrada accusato di concussione si difende in aula
Il 15 dicembre ci sarà la sentenza sul caso degli omaggi per non fare multe
Gianfranco Concas, l’imprenditore coinvolto nella vicenda dei mancati controlli da parte della Polizia Stradale ad una ditta che ricambiava gli agenti con buoni benzina, è stato ascoltato giovedì 1 dicembre nell’udienza al Tribunale di Ancona. Davanti al Pm Rosario Lioniello, l’imprenditore ha confermato le accuse secondo cui sarebbero stati proprio gli agenti della Polstrada senigalliese a richiedere dei benefici in cambio di controlli meno accurati. Ma l’unico agente che ha scelto la via del processo si è difeso dicendo di non aver mai accettato regali né buoni benzina dall’autotrasportatore.
La vicenda risale al 2008: quattro uomini della Polizia Stradale di Senigallia vennero accusati di concussione per aver accettato omaggi al fine di non elevare contravvenzioni ad una coppia di imprenditori degli autotrasporti e del movimento terra. Tre degli agenti, pur sostenendo sempre la loro innocenza, sono stati condannati dal Gup di Ancona ad un anno e due mesi di reclusione con rito abbreviato. Il quarto è stato invece rinviato a giudizio.
E proprio davanti al Giudice del Tribunale di Ancona, l’imprenditore Gianfranco Concas e l’agente Stefano Panoni si sono ribaditi le accuse. Accertato dalle indagini è il fatto che l’agente avrebbe prima prelevato e poi restituito uno dei famosi buoni benzina messi a sua disposizione dall’imprenditore presso un distributore di Senigallia.
Imprenditore che sostiene di essere stato bersagliato di regolari multe anche di 800 euro a volta, finché non ha accettato di offrire loro omaggi o di effettuare dei servizi di trasporto per loro conto.
Il processo si chiuderà con la sentenza il prossimo 15 dicembre 2011.
Anche perché col fatto di essere stati condannati, ora agli occhi della gente rischiano di non essere più credibili, e se per sbaglio vengono ripresi da questi agenti come si devono comportare sapendo che hanno di fronte poliziotti condannati ?
la credibilità non deve essere messa a repentaglio per una cosa del passato. Se domani te li ritrovi davanti, dopo che hanno scontato la condanna, perchè non dovresti avere fiducia in loro? Non è che se rubo un pacchetto di caramelle da ragazzino poi sono un ladro tutta la vita!
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