Marche, dal 5 dicembre parte lo switch off anche a Senigallia
La regione passerà al digitale terrestre gradualmente: le date per tutte le zone
Pochi giorni ancora e la rivoluzione tecnologica televisiva approderà anche nelle Marche. Molteplici saranno i vantaggi in quanto il digitale terrestre darà la possibilita agli utenti di usufruire di un numero esponenziale di nuovi canali. Non mancheranno però le difficoltà, dovute principalmente alle tempistiche oramai ridotte e alla complessità dell’allestimento tecnico della rete.
L’avvento del digitale sarà costituito da due distinte fasi tecniche: lo switch off, ovvero lo spegnimento di tutte le reti TV analogiche, e lo switch on, che consiste nell’attivazione della nuova piattaforma digitale.
Le difficoltà principali sono legate al fatto che non tutti gli operatori saranno in grado di far fronte fin da subito al digitale, e non potendo in alcun modo posticipare la data prefissata, numerosi impianti saranno attivati con qualche giorno di ritardo.
I problemi principali di carattere tecnico, sono legati all’assegnazione delle frequenze. Nel caso specifico delle Marche, le frequenze sono state suddivise con quelle della ex Jugoslavia, alla quale è stato assegnato il 50% del totale disponibile sul mercato, esaurendo così le cosidette "frequenze pulite".
A causa di queste molteplici difficoltà tecniche, l’arrivo del digitale nelle Marche sarà graduale. La completa copertura è prevista non prima della metà di gennaio. Si partirà il 5 dicembre con la parziale copertura per Ascoli Piceno, Fermo e parte delle province; il 7 sarà la volta di Macerata e provincia, la restante zona ascolana e parte della provincia di Ancona. Il 9 proseguirà la copertura su Ancona e le zone di Vallesina e Cesano. Tra il 12 e il 16 dicembre, sarà la volta di Pesaro, la fascia costiera e collinare della provincia, del fabrianese e dei Monti della Laga. Il 20 e 21, toccherà alla zona del Monte Nerone, Urbino e il completamento di tutta la provincia.
Il sistema usato nel digitale terrestre è lo stesso che viene adottato nel sistema di trasmissione digitale satellitare, con la differenza che non occorre l’ausilio di una parabola per ricevere il segnale, visto che questo non arriva da un satellite ma da una antenna situata a terra (da qui il nome digitale terrestre).
Come nella trasmissione satellitare, anche in questo caso le immagini vengono trasmesse come sequenze di bytes che, dopo essere stati ricevuti, devono essere riconvertiti per la ricostruzione dell’immagine. Questa attività viene svolta dal decoder.
Il decoder è l’unico strumento necessario per accedere alla piattaforma digitale, e quindi beneficiare dell’offerta aumentata di canali. Nelle tv di nuova generazione questa apparecchiatura è già incorporata. Per le televisioni di vecchia generazione, è necessario comprarlo separatamente procurandosi anche un cavo idoneo per l’installazione, che non è compreso con il decoder. Sempre nel caso dei vecchi televisori, è necessario assicurarsi che l’apparecchio sia compattibile con il cavo utilizzato.
Per maggiori informazioni, sono consultabili i siti www.raiway.it o www.rai.it.
Al momento esistono due tipologie di decoder in commercio: quello interattivo e quello non interattivo detto anche zapper con cui è possibile accedere ai canali digitali ma non offre servizi interattivi.
La sintonizzazione del decoder può essere automatica o manuale. Prima della sintonizzazione manuale, è consigliabile eseguire più volte, quella automatica. Tramite la manuale, è possibile costituire l’ordine numerico dei canali in base alle proprie preferenze.
di Lorenzo Ceccarelli
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