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Senigallia, l’appuntamento con il Concerto di Natale è il 22 dicembre

L'evento si terrà presso l'Auditorium Cancelli e vedrà l'esecuzione di "Petit Messe Solennelle"

Chiesa dei Cancelli di SenigalliaL’Associazione Corale "Luigi Tonini Bossi" e il Comune di Senigallia presentano il Tradizonale Concerto di Natale. L’evento è in programma per giovedì 22 dicembre alle ore 21,15 presso l’Auditorium Cancelli di Senigallia.

In occasione verrà eseguito "Petit Messe Solennelle" per soli, coro, pianoforte e harmonium. L’orchestra sarà composta da il soprano Ginevra Schiassi, mezzo soprano    Ilaria Sacchi, il tenore Roberto Jachini Virgili, il basso Giacomo Rocchetti, il coro    "Luigi Tonini Bossi", al pianoforte Stefano Malferrari,harmonium    Massimo Sabbatini. Il direttore sarà Massimo D’ignazio.

La rinascita rossiniana del nostro tempo ha recuperato questo capolavoro come documento di una religiosità tormentata e genialmente personale, con un velo di sorriso e di leggerezza.

Petite messe solennelle (1868); un capolavoro della musica del XIX secolo composta cinque anni prima della morte di Rossini ed ultimo "peccato di vecchiaia", come lo stesso  Rossini amava definire i suoi lavori di età senile; un capolavoro nuovo, quasi azzardato per anni in cui imperversava il romanticismo; esso anticipa i tempi della musica moderna dando nuovi indirizzi estetici e forme avvenieristiche che si svilupperanno ben oltre la metà dell’Ottocento per giungere agli inizi del Novecento.

Dopo che il lavoro fu terminato, Rossini scrive: « Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. Ho fatto della musica sacra o della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa lo sai bene: poca scienza, un po’ di cuore, tutto qui. Sia Tu dunque benedetto e concedimi il Paradiso »; ecco dunque che la Petite messe può essere considerata il testamento spirituale di Rossini, forse già presagio della sua prossima morte.

L’opera si compone di quattordici brani ricchi di inventiva armonica e melodica e si inserisce fra le composizioni di spiccata originalità, fornite di un’alternanza tra musica da chiesa e musica profana: il Kyrie per soli, coro, pianoforti e armonium; il Gloria per soprano solo e coro, pianoforti e armonium; il Gratias agimus, un terzetto per mezzosoprano, tenore e basso; il Domine Deus, pagina affidata al tenore e preceduta da una introduzione pianistica; il Qui tollis, duetto tra soprano e contralto introdotto anch’esso dal pianoforte; il Cum Sancto Spiritu per soli e coro che conclude la prima parte dell’opera.

Il Credo, per coro, rappresenta l’inizio della seconda parte della messa; segue il Crucifixus introdotto dal pianoforte, in cui si innesta la voce del soprano; l’Et resurrexit per soli e coro; il Preludio religioso per pianoforte solo, il magnifico brano strumentale più lungo dell’opera; il Sanctus, un coro "a cappella"; l’O salutaris Ostia, penultimo brano per soprano solo e pianoforte; infine chiude l’Agnus Dei, ricco di intensa melodia che presagisce una visione di pace duratura intonata dal contralto, a cui fa eco il coro a voci sole e quindi le voci corali che unitamente al contralto solista ed agli strumenti concludono il capolavoro rossiniano.

da Maurizio Tonini Bossi

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 28 novembre, 2011 
alle ore 10:13
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