Omicidio di Ripe, la presunta mandante resta agli arresti domiciliari
Confermata dal Tribunale del Riesame la decisione del gip Carlo Cimini. Proseguono le indagini sui pc
Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di carcerazione per la presunta mandante dell’omicidio Taurino. E’ questa la decisione emessa nella tardo pomeriggio di martedì 22 novembre in merito alla posizione di Suela Arifaj che rimarrà agli arresti domiciliari nell’abitazione dei suoceri a Pescara con i due figlioletti.
Ad incidere sulla decisione, la condotta della giovane mamma albanese di 23 anni e proprio la condizione di mamma nonostante – secondo il Pm Giovanna Lebboroni e il Procuratore Elisabetta Melotti – l’accusa di essere la mandante della spedizione punitiva con cui la sera di giovedì 20 ottobre ha perso la vita l’imprenditore pugliese Luigi Taurino.
Suela resta ai domiciliari, mentre l’amico Jetmir Marku si trova in carcere e il fratello Myrteza Arifaj sarebbe latitante in Albania. Ma proseguono le indagini dei Carabinieri per capire se c’è qualcuno che possa confermare quanto riferito da un testimone che avrebbe visto i due albanesi armati anche di un bastone per vendicare le presunte avances che l’imprenditore pugiese avrebbe rivolto alla giovane mamma sua vicina di casa. Si indaga anche tra i dati del computer sequestrato, per capire anche dalle e-mail quali fossero le reali intenzioni.
di Carlo Leone
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