Senigallia: le dimissioni di Colocci e le polemiche sul conflitto d’interessi
A gennaio arriverà in Consiglio il progetto di via Cellini. Intervistati Ceresoni, Mancini, Cicconi Massi
Le dimissioni di Colocci da Assessore Comunale hanno evitato il possibile conflitto d’interessi con la sua carica di progettista su cui la Giunta di Senigallia era stata criticata? Oppure si tratta di due questioni senza alcun collegamento? E’ questa la domanda che abbiamo rivolto a tre esponenti politici senigalliesi: Simone Ceresoni (Città Futura), Roberto Mancini (Partecipazione) e Alessandro Cicconi Massi (PdL).
Secondo l’Assessore ed ex collega di Giunta Simone Ceresoni le polemiche scaturita dalle osservazioni della minoranza, in particolare dal Gruppo Partecipazione, sono ormai acqua passata: sia per il fatto che Colocci non è più assessore, sia perchè, quando era in carica, Colocci ha saputo distinguere i momenti ed evitare sovrapposizioni. Dunque i motivi familiari e professionali addotti in Consiglio comunale sono a suo avviso gli unici che lo hanno portato a questa scelta, non condizionata da altri fattori.
La proposta del progetto però di parcheggio in struttura di via Cellini arriverà in sede consiliare per il dibattito nei primi mesi del 2012, probabilmente a gennaio (mentre bisognerà aspettare un pochino di più per il nuovo comparto edificatorio). Poco dopo insomma le dimissioni dell’ex Assessore ai turismi di Senigallia dalla carica istituzionale.
E per Roberto Mancini, che sollevò la questione insieme a Paolo Battisti (Partecipazione) e Luigi Rebecchini (Rifondazione), il collegamento non è certo casuale. "Abbiamo richiesto le dimissioni all’inizio del luglio scorso perchè questa doppia veste, anche se quella di Assessore non era direttamente dedicata al settore urbanistico, creava un potenziale conflitto d’interessi".
Conflitto tra il Colocci progettista e il Colocci assessore che nelle riunioni di Giunta poteva spingere per far approvare la pratica che lui stesso ha progettato. "E’ una questione deontologica" che secondo Mancini la maggioranza ha sempre cercato di – in qualche modo – nascondere.
Siccome la pratica sarà discussa a breve in maggioranza e subito dopo l’inizio dell’anno andrà in Consiglio, l’idea che Colocci si sia dimesso solo dopo aver sistemato la pratica si fa forte: "Si è tirato indietro – conclude Mancini – subito prima della fase conclusiva".
Sulla vicenda anche il giudizio di Alessandro Cicconi Massi è per il riconoscimento di una situazione dubbia: "E’ vero che l’ex Assessore Massimo Colocci era anche consulente per la maggioranza e progettista, ma è anche vero che non aveva partecipato alle riunioni di giunta. Bene che non ci sia più il conflitto d’interessi, ma non credo che sia questo il motivo, o perlomeno tra i motivi, per cui Colocci ha lasciato. Certo però è che in questa maniera – conclude il vicepresidente del Consiglio comunale – ha tolto ogni dubbio che era comunque legittimo".
di Carlo Leone
La foto forse la dice più lunga del politichese degli intervistati. Che la lottizzazione di via Cellini sia la prima lottizzazione che prende il via a ridosso della Complanare?. Può essere.
E poi via ragazzi, ma chi ci crede che il recente matrimonio sia dirimente per lo svolgimento del lavoro di assessore?. Ma che fa, la moglie non lo manda solo?
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