I carri del Duce e il pulmino clonato della Uisp di Senigallia
Nuovo intervento del Consigliere Roberto Paradisi: "La Uisp rinunci ad ogni prebenda pubblica"
Quanti pulmini donati dalla Uisp hanno in dotazione i servizi sociali del Comune di Senigallia? Viene da pensare che tra poco, il dott. Mandolini, dirigente del servizio, potrà gestirne un’autentica flotta. Peccato che sia virtuale e non reale.
I fatti. Un paio di settimane fa, il "Libro Bianco" veniva aggiornato con dati particolarmente indigesti per l’associazione del presidente Tesei. Si denunciava la dazione di 9 mila euro pubblici alla Uisp per aver "ospitato" una manciata di profughi libici al villaggio "Le Dune" ed un’altra dazione pubblica di 2.600 euro per finanziare i centri estivi di Marzocca.
Ricordavo anche che la Uisp gode della concessione totalmente gratuita dell’ostello comunale sul lungomare Da Vinci con 80 posti letto e bar (aggiudicato a chi si vanta di fare sport per tutti senza gara d’appalto). Senza parlare della gestione della piscinacomunale (con costi enormi sopportati dal Comune) o della gestione dei campi e del bar al Ponte Rosso, o della concessione balneare in cui si affittano a prezzi sleali sdraie e ombrelloni. Uisp "acchiapatutto" più che "sport per tutti". Ebbene, nessuna replica dal sodalizio vicino alla Giunta (e cosa volevano replicare?).
Improvvisamente però, dopo due settimane, compare un comunicato-velina della mitica Uisp: "abbiamo donato un pulmino ai servizi sociali del Comune perché a noi preme la solidarietà". Con tanto di foto di un pulmino nuovo fiammante. Chiamo il dott. Mandolini. "Dottore, vi è arrivato un altro pulmino?". Risposta secca: "Consigliere, ma certo che no. La Uisp ce lo consegnò nel 2009".
Geniali i compagni in pantaloncini e maglietta. Per limitare i danni di immagine di un’associazione che campa con i privilegi pubblici, rispolverano la vecchia tattica del Duce con i cari armati.
Ripropongono il dono di un pulmino a scadenza fissa (con i contributi e gli impianti che gestiscono senza pagare un euro avrebbero dovuto regalare un intero parco autobus, altro che pulmino 9 posti!).
Peccato sia sempre lo stesso donato due anni fa in occasione della festa dei 40 anni della Uisp (basta rintracciare le foto su internet).
Conclusione: se la Uisp davvero ha a cuore la solidarietà sociale, rinunci ad ogni prebenda pubblica. Con la cascata di denaro risparmiata, il Comune avrà tante risorse in più da destinare al sociale. Questa volta per davvero. Con buona pace delle parate dei pulmini clonati.
da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
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