Arrivano a Senigallia le fotografie sul mare di Giovanni Ghiandoni
Dal 18 novembre al 4 dicembre la mostra organizzata da Galleria Arearte e Marcheshire Gourmet
Solo una linea d’orizzonte immobile, in un bianco e nero minimale, contrastato e poetico, racconta la consistenza cangiante del mare, a volte riconoscibile, a volte no, presenza mutevole e magnetica. Sarà inaugurata venerdì 18 novembre alle 18 e durerà fino al prossimo 4 dicembre la mostra fotografica "Minimalemare" di Giovanni Ghiandoni, allestita alla Galleria Arearte e a Marcheshire Gourmet di Senigallia.
La mostra sarà presentata alla presenza dello stesso autore e ci si sposterà poi a Marcheshire Gourmet anche per un aperitivo. In degustazione ci sarà il Castijo, un Verdicchio classico dei Castelli di Jesi, annata 2010, dell’azienda vitivinicola a conduzione familiare Casaleta di Serra de’ Conti (partner dell’iniziativa), fresco e delicato, con aromi sapidi e minerali.
La mostra è organizzata da Giovanni Ghiandoni, in collaborazione con Galleria Arearte e Marcheshire Gourmet. Il catalogo, con contributo critico di Gabriele Tinti, sarà in vendita in entrambe le sedi espositive ed è realizzato anche grazie al contributo di Fideuram, Caitech e Mag Gas.
Le quaranta foto che costituiscono questo progetto del fotografo senigalliese Giovanni Ghiandoni, dal titolo "Minimalemare", sono state realizzate in formato 30×40 e stampate su carta baritata. Dopo le serie "Paesaggi di carne", "Combustioni", "Paesaggi meccanici", "Mattatoio", ora per la prima volta pur essendoci nato e vivendoci da sempre, Ghiandoni affronta il mare.
Nato a Senigallia, Giovanni Ghiandoni si forma nell’arte fotografica tra Ancona (Centro Sperimentale Design), Milano (master in camera oscura alla JK School, corso Fotografia e rappresentazione del territorio alla Facoltà di Architettura del Politecnico) e Treviso (workshop del fotografo Lewis Baltz su invito del Centro di comunicazione, di ricerca e sviluppo di Benetton Fabrica), nel 2000 viene selezionato dalla Commissione di arti visive e risiede per un anno alla Citè internationale des arts di Parigi, ai fini di un’esposizione finale, mentre nel 2003 "Paesaggi di carne" viene selezionato al Festival internazionale di fotografia Photoespana a Madrid, per la sezione Descubrimentos.
da Alessandro Piccinini Comunicazione
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