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Boom nelle Marche e a Senigallia dell’uso dei voucher nel lavoro

Percentuali di utilizzo cresciute fino al 3000%. Mercato del lavoro a forte rischio di "nero"

Senigallia d’estateNon ci sono ancora – e per difetto di legge forse non ci saranno mai – dati precisi sull’utilizzo dei voucher per la regolarizzazione delle prestazioni lavorative. E’ questo il dato più preoccupante che emerge da un’indagine che ha coinvolto i sindacati locali e provinciali e l’Inps. Perchè proprio per legge la distribuzione dei blocchetti con i "buoni lavoro" è stata allargata e non si riesce più a tenerne conto.

"Finora dunque i dati di cui disponiamo sono parziali, incompleti e si riferiscono solo alle registrazioni effettuate dall’Inpsa livello provinciale – spiega Maurizio Andreolini, segretario Cisl Senigallia – per cui non possiamo avere un quadro ben definito del fenomeno. Però di sicuro possiamo affermare che se fino al 2008 i voucher non erano utilizzati, negli anni successivi c’è stato un incremento esponenziale".

Se nel 2010, nella Provincia di Ancona, i voucher utilizzati sono stati almeno 110.000 secondo quanto registrato dall’Inps (senza quindi tener conto dei voucher distribuiti dai tabaccai o delle procedure effettuate online), il balzo a livello regionale è stato fino all’ottobre 2011 di almeno il 13,5%, con cifre che nelle Marche potrebbero aggirarsi a fine anno a 400.000 buoni.
"L’uso predominante – ci illustra Mohamed El Hasani, segretario Cgil Senigallia – avviene nel settore agricolo, in quello commerciale e del turismo con aumenti in percentuale che vanno, confrontando gli anni 2009-2010, dal +200% al +3000%".
Solo nel mese di ottobre 2011, all’Inps di Senigallia, sono stati richiesti 76 blocchetti di buoni lavoro, in un momento in cui i flussi turistici sono ormai un ricordo e nel momento di una grave crisi economica e occupazionale che ha bloccato diverse imprese. Già questo numero, piccolo e provvisorio, può far capire la portata del fenomeno.

Insomma dati parziali sicuramente e non definitivi ma che mostrano in maniera chiara l’uso massiccio di voucher a cui ricorrono i titolari di aziende agricole, negozi, bar, ristoranti e fabbriche, per regolarizzare prestazioni di lavoro che altrimenti richiederebbero contratti a tempo indeterminato o perlomeno determinato, con conseguenti adeguamenti fiscali, retributivi e previdenziali.

"Il voucher – spiega Hasani – era nato come copertura per il settore agricolo, poi si è allargato in tutti i settori: un operaio veniva retribuito a prestazione lavorativa con un voucher. Ma nella stessa definizione di ’prestazione’ non c’è nella legge la previsione che si tratti di un’ora lavorativa, di una giornata, di un incarico portato a termine in due giorni o altro, per cui se il titolare copre la prestazione di due giorni con un voucher poi il resto significa che è lavoro nero. Io lo chiamo il mercato del lavoro parallelo".

Sull’argomento erano intervenuti alcuni consiglieri di maggioranza tramite l’interrogazione di Carlo Girolametti rivolta all’Assessore alle attività economiche Paola Curzi. Ora gli stessi consiglieri Girolametti e Giacchella stanno preparando una relazione sull’utilizzo dei voucher nel senigalliese incrociando i dati di centro per l’impiego, dell’Inps e del Comune di Senigallia con il numero di lavoratori impiegati, le attività che hanno registrato più assunzioni temporanee e i compensi percepiti. Un lavoro enorme che, afferma Girolametti, sarà pronto solo per l’ultimo consiglio comunale dell’anno.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 16 novembre, 2011 
alle ore 6:50
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Commenti
Solo un commento
stancoinvacanzaasenigallia 2011-11-16 17:37:53
complimenti!
Se avete un albergo, ristorante, bar o qualsiasi attivita' prendete pure tutto il personale che volete e mi raccomando non fategli nessun contratto.
Se passera' un controllo-scorreggia (1/2000) gli direte che tutto l'organico e' arrivato oggi e esponete i vouchers comprati precedentemente in tabaccheria dicendo che a fine mansione verranno distribuiti a titolo di retribuzione per il lavoro corrisposto.
Ecco l'operato della grande politica italiana dell'ultimo ventennio. Poi meravigliatevi pure se il Presidente della Repubblica licenzia un governo legittimato dal popolo e l'opposizione invece si licenzia da sola da un decennio.

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