Convegno a Corinaldo sui rischi sismici dei centri storici
Quanto è fragile il sottosuolo? L'incontro giovedì 17 nella sala consiliare del Comune
Si terrà giovedì 17 novembre a Corinaldo il progetto ’Rischio sismico dei centri storici: quali strumenti di qualificazione?’. Un progetto che Enrico Quagliarini, docente del dipartimento d’ingegneria civile, edile e architettura all’Università Politecnica delle Marche, insieme a Stefano Lenci, direttore del dipartimento, esporranno alle 21 presso la Sala Consiliare A.Ciani del Comune corinaldese.
"I fatti recenti testimoniano che, per prevenire questi disastri (e l’occhio è rivolto a Genova tra gli eventi recenti, Ndr) ci sono mezzi appropriati e al momento sono troppo poche le amministrazioni sensibili".
Lo studio di partenza da cui poi dedurre le eventuali mossa da attuare sarà il monitoraggio del centro storico del Comune di Corinaldo collaborazione con l’università Politecnica delle Marche che potrà mettere in evidenza le criticità all’interno delle mura corinaldesi con il versante sud-ovest delle mura (Zona del Calcinaro) da tenere sotto controllo.
Quagliarini e Lenci presenteranno a tutta la cittadinanza una mappa con vari colori a indicare il livello di vulnerabilità del centro storico, i palazzi potenzialmente a rischio sui quali intervenire. Verranno presentati inoltre, ai cittadini che vivono nel centro storico, i modi per poter sistemare e mettersi in sicurezza in caso di sisma.
Perchè Corinaldo? "Tutto è partito dalla valutazione del rischio sismico nel centro storico con particolare riferimento agli edifici pubblici e da lì sono venute fuori le prime criticità e la presenza di grotte" spiega il geometra Massimo Manna, responsabile comunale. "Vogliamo capire quanto sia fragile il sottosuolo e le costruzioni preesistenti su cui Corinaldo si erge".
di Redazione
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