Vitalizi, Luana Angeloni: “Privilegio della classe politica da eliminare”
"Gesto eclatante" del centrodestra secondo l'ex parlamentare ed ex Sindaco di Senigallia
Il vitalizio è da eliminare. Parola dell’ex Sindaco di Senigallia Luana Angeloni che in merito all’iniziativa di alcuni consiglieri regionali delle Marche, che hanno rinunciato al compenso finale per i contributi versati, dà un giudizio di superamento dell’istituto pensato in un’epoca totalmente diversa da quella attuale.
“Sicuramente il vitalizio è un istituto da superare e da eliminare. E’ nato in una situazione diversa da oggi per garantire un’autonomia operativa ai parlamentari nell’Italia della ricostruzione post bellica. Ora, con l’estensione anche ai consiglieri regionali, si è trasformato in un vero privilegio della classe politica che si matura con pochi anni di contributi“. Giudizio chiaro quello di Luana Angeloni (PCI-PDS-DS-PD).
Classe 1952, è stata Consigliere Regionale dal 1983 al 1987, poi è stata eletta alla Camera dal 1987 al 1992, al Senato dal 1992 al 1996, infine, per due mandati, Sindaco di Senigallia dal 2000 al 2010. Angeloni fa parte di una ristretta cerchia di ex consiglieri regionali delle Marche che percepiscono anche l’assegno vitalizio dal Parlamento italiano, Camera o Senato. “In una situazione – continua Angeloni – di estrema difficoltà come questa, in cui sono richiesti sacrifici a tutti, anche parlamentari e consiglieri devono dare l’esempio e fare la loro parte. E’ ora di metter mano alle proposte a livello nazionale, senza perderci nell’iniziativa singola“. L’invito è rivolto al governo nazionale e regionale a dare seguito ad una spinta dal basso riformando il settore in maniera uniforme.
Sull’operato di alcuni consiglieri del centrodestra, Bugaro (PDL) in testa, seguito da Silvetti (FLI) e Zinni (PDL), Angeloni – come nella precedente intervista di 60019.it alla Senatrice Silvana Amati – dà un giudizio negativo: “E’ stata interpretata con un gesto eclatante questa spinta dal basso. Non basta la volontà di un singolo consigliere, ma serve una direzione regionale. Tra l’altro, la rinuncia al vitalizio comporta un esborso immediato di risorse dalla Regione, quindi un aggravio sul bilancio. Io, ovviamente mi sottoporrò al legislatore regionale, senza far battaglie in difesa di un diritto acquisito“.
Questo momento storico, per la sua gravità economica, sociale, di democrazia, privo di valori veri, porta la gente normale (quelli normali sono quelli lavorano tutti i giorni per sbarcare il lunario e portare il pane alla propria famiglia, facendo un passetto alla volta a seconda delle disponibilità, nell'orgoglio di essere poveri ma onesti senza perdere la loro dignità di persone che abitano questo mondo) a NON CREDERE PIU' ALLA POLITICA ED AI LORO RAPPRESENTANTI.
Lo stato non può essere gestito dalla politica, con i suo occomodamenti, favoritismi, interessi ecc, ma esclusivamente dalle persone oneste senza alcun interesse. La politica non deve essere un lavoro, quindi non retribuito o con molti privilegi che non stanno ne in celo ne in terra, paragonato a quella gente normale di cui sopra.
Allo stesso tempo mi spaventano tanti professori chiamati a formare il nuovo governo (quando tutti questi professori o scienziati si uniscono per partorire qualche cosa va a finire che inventano la bomba atomica) povera umanità.
Forse sarebbe stato merglio che l'unico professore chiamasse come ministrti gente normale
sconosciuta, modesta, ma con la fedina penale pulita, normale e onorevolmente povera ma con una dignità senza uguali.
Ora mi venite a parlare di tagliare il vitalizio, contributi versati, diritti acquisiti, anche dopo solo un giorno in parlamento o nei Consigli Regioni. E' troppo tardi, dovevate tagliarveli prima, ed e' sempre troppo tardi per rinunciarvi da ora, per recuperare la credibilità.
La gente normale è stanca di voi e di tutta la politica, non vi crede più. Siete fuori dal mondo lontani 1000 miglia dalle persone "normali" e non avete capito cosa stà succedendo da più di un anno. Quanti siete 1.200 persone tra Senatori, Deputati e presidenti di Regioni, non servite a nulla al momento del bisogno hanno dovuto chiamere Tecnici per salvarci (speriamo) ma non potevate metterli prima voi nelle vostre liste di partito per organizzare il governo che capiva quello che faceva, allora questi non capivano nulla come hanno dimostrato. Solo attori da mandare in TV, a litigare tra loro, per farci credere quello che volevano.
Non vi rimane che dare l'esempio a quelle persone "normali" riconsegnando tutto quello che vi siete dati, con copertura di leggi varie, chiedendo scusa di quello che avete fatto portandoci a questo punto.
SE L'ESEMPIO NON VIENE NEL TAGLIARVI TUTTI I PRIVILEGI E VITALIZI E STIPENDI E/O PENSIONI, COME POTRETE CHIEDERE SACRIFICI ALLA GENTE "NORMALE"????????
Difatti la signora Angeloni l'osso non lo vuole proprio mollare.
"Io ovviamente mi sottoporrò al legislatore regionale senza dare battaglia in difesa di un diritto acquisito". Poverina. Adesso recita il ruolo della piccola fiammiferaia.
belle parole, ma stonate. La coerenza non è dire ma fare e l'Italia ha bisogno di esempi positivi di coerenza, senza aspettare che per qualche magia venga imposto dall'alto. Perchè è in alto che è rotta la macchina. Il tempo dell'Angeloni è finito
Chiamatelo osso,chiamatelo come vi pare....Perchè la signora non restituisce ciò che ha preso finora in tutti questi anni???????? Perchè non prova a campare con 1000€ al mese x 1 anno??????????????????
Non ho capito questo passaggio, rinunciare al vitalizio aumenta le spese della Regione ????????
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