Senigallia, il preside del Medi: "Il liceo e la casa occupata sono due cose distinte"
Convivenza pacifica tra gli occupanti ed il liceo, sabato 12 l'assemblea in piazza, lunedì 14 l'incontro decisivo
"Non esiste nessun problema di convivenza tra il Liceo Scientifico E.Medi e lo stabile occupato ". Queste le parole chiarificatrici affermate dal preside Lucio Mancini riguardo l’attuale occupazione dell’edificio adiacente alla scuola.
Spiega il preside: "Inizialmente penso sia stata fatta un pò di confusione in merito, ma l’istituto e la casa dell’ex custode sono due cose ben distinte; il giorno dell’occupazione mi sono avvicinato ad alcuni dei ragazzi e, tra loro ho riconosciuto degli ex studenti. A tutti ho detto che questo è un istituto didattico e che abbiamo bisogno di silenzio e concentrazione".
Ha infine concluso il dirigente scolastico: "In questi giorni non c’è stato alcun problema di convivenza, per gran parte della giornata credo che lo stabile sia vuoto, non si vede nessuno. Non abbiamo avuto particolari problemi nemmeno quando il cortile del Liceo è stato occupato da una loro vettura per alcune decine di minuti, probabilmente per scaricare qualcosa".
Intanto prosegue il braccio di ferro tra gli occupanti e la giunta comunale. E’ stata fissata per sabato 12 un’assemblea cittadina alle ore 17 in Piazza Roma durante la quale verranno spiegate alla città quali sono le motivazioni e le intenzioni del collettivo Arvultùra.
Ecco il pensiero dei portavoce degli attivisti in merito alle aste deserte: "Tutte le aste sono andate vuote, e se l’Arvultùra è servita ad inibire gli sciacalli, bene, ne siamo orgogliosi. Naturalmente la prima cosa che chiederemo al nostro sindaco, sarà quella di poter restare, costituendoci come associazione e pagando le spese dovute. Se è vero che c’è la fila per ottenere una sede, che allora la casa dell’ex custode venga utilizzata come sede, se non siamo noi i destinatari ma un’altra associazione, ce ne andremo".
Con ogni probabilità, la settimana decisiva, sarà la prossima: è in programma per lunedì 14 il secondo incontro con il sindaco nel quale, se verrà a chiesto al collettivo di lasciare lo spazio, saranno pretese delle valide alternative.
Intanto sono partite mercoledì le prime denunce contro gli occupanti noti alle forze dell’ordine che erano presenti nell’ex casa del custode Opafs al momento dell’occupazione. L’accusa a loro carico è di invasione di terreni o edifici pubblici.
di Lorenzo Ceccarelli
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