Fusione Multiservizi-Cir33: il pensiero di Mangialardi, Scattolini, Bello e Olivetti
L'impianto di Corinaldo al centro di un grosso progetto: investimenti, rischi e garanzie
Dopo l’intervista fatta da 60019.it al Presidente del CIR33 Simone Cecchettini sulla prossima fusione di una società del consorzio – la Cir33 Servizi srl – con la Multiservizi spa guidata dal Presidente Ferdinando Avenali, abbiamo chiesto il parere ad alcuni sindaci dei comuni della valle del Misa: Maurizio Mangialardi (Senigallia), Massimo Olivetti (Ostra), Massimo Bello (Ostra Vetere) e Livio Scattolini (Corinaldo): proprio nella cittadina gorettiana ha sede l’impianto di trattamento della frazione organica che potrebbe divenire centro provinciale nel ciclo dei rifiuti a servizio di ben 49 comuni e circa 400.000 abitanti.
Proprio da qui siamo partiti per approfondire meglio la questione relativa alla creazione di una società unica (per ora a livello provinciale ma le ambizioni sono su scala regionale) che gestisca il trattamento dei rifiuti e in cui Corinaldo diventerebbe la sede provinciale per lo stoccaggio dell’organico, mentre Maiolati Spontini quella dell’indifferenziato. Le trattative partiranno a fine novembre con il primo incontro ufficiale tra Multiservizi e Cir33, anche se di incontri già ce ne sono stati in passato: lo stesso sindaco Livio Scattolini ammette che il tavolo progettuale va avanti da mesi e di aver vagliato più ipotesi di progetto con un recente passaggio anche in Consiglio comunale in cui si trattava la questione per assicurare alla città adeguati investimenti.
"Siamo un piccolo Comune di 5.000 abitanti in circa 50.000 metri quadrati. Ma in questo caso, essendo l’impianto di trattamento della frazione organica nel nostro territorio, dobbiamo prima tutelarci. Non è possibile che si respirino ancora maleodori e che l’impianto possa ’ospitare’ i rifiuti di 49 comuni tra cui il Capoluogo di Regione senza adeguati investimenti anche sulla sicurezza della città". Queste le parole di Scattolini.
Investimenti – grazie ai fondi FAS per circa 1 milione e 700 mila euro – per migliorare la qualità della vita visti – anzi sentiti – i maleodori che provengono dall’impianto con un ampliamento e messa a norma del sito di trattamento che dovrebbe diventare un sistema anaerobico, ovvero senza fuoriuscite di cattivi odori.
Fondi che però dovranno essere aumentati anche per garantire alla città una serie di opere aggiuntive come il rafforzamento dei collegamenti stradali e la messa in sicurezza degli stessi: il primo cittadino corinaldese ipotizza anche 3 milioni di euro come investimento complessivo.
"Vanno bene tutte le ipotesi, ma bisogna mettere in testa la sicurezza e la qualità della vita di Corinaldo”, continua Scattolini. “Non abbiamo preclusioni in merito ma finora non abbiamo visto nei progetti quelle agranzie che avevamo chiesto nelle varie riunioni dei soci della Multiservizi. Non possiamo pensare che l’attuale bacino d’utenza, circa 200.000 persone per i 33 comuni del Consorzio, passi a quasi il doppio con l’aggiunta della zona sud della Provincia – tra cui Ancona che da sola conta oltre 100.000 abitanti – , senza un adeguato ampliamento e messa a norma".
Sul progetto di "fusione" tra la Multiservizi spa e la società Cir33 Servizi srl Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia, non si è voluto esprimere, anche se afferma che è "l’ottica di area vasta quella cui dobbiamo puntare” appoggiando un recente intervento della Presidente della Provincia Patrizia Casagrande. “Siamo disposti a dialogare sul progetto, ma decideranno i Comuni dato che la gestione è pubblica. Il percorso per il forsu sarà comunque decisamente lungo".
"Siamo assolutamente aperti al dialogo – dichiara il primo cittadino di Ostra, Massimo Olivetti – anche se al riguardo ancora on ci è stato comunicato nulla. Se dovesse venirsi a costituire un’azienda pubblica che può eliminare strutture doppie o sovracosti per il cittadino siamo disponibili a ragionarci sopra".
Per il collega di Ostra Vetere Massimo Bello è "prematuro esprimersi sulla gestione del ciclo e sul futuro delle due società. L’argomento è inoltre costantemente sui tavoli di Sindaci, Presidenti di Provincia e Regione, per cui per ora si ragionerebbe solo su scenari in movimento e non su ipotesi concrete".
Bello detta anche qualche condizione che dovrà assolutamente verificarsi per poter portare avanti la pratica: "Siamo disponibili a trattare dell’argomento ma a patto che sia preservata la qualità e l’efficienza del servizio oltre all’interesse pubblico e che non aumentino costi su famiglie e imprese."
"L’argomento è complesso – conclude Bello – : servono calma e attenzione ad aspetti territoriali e legislativi sulla gestione che vanno dal più piccolo comune all’Unione Europea. Bisogna gestire in forma associata i servizi, ma ancora non c’è alcuna proposta ufficiale. Solo su quelle potremo valutare".
di Carlo Leone
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!