Senigallia: patto contro la crisi tra associazioni di categoria e sindaci
CNA, Confartigianato e Confcommercio per una ripresa economica delle vallate Misa e Nevola
Lunedì scorso, 7 novembre, presso la sala polifunzionale del Comune di Ripe si è tenuto un incontro di ampia rilevanza sindacale ed istituzionale tra una nutrita rappresentanza dei gruppi dirigenti imprenditoriali delle tre associazioni imprenditoriali della zona, che si riconoscono nel "Patto delle 3C", ovvero CNA, Confartigianato e Confcommercio, e gli undici sindaci dell’area senigalliese.
Con tale iniziativa la rappresentanza locale del "popolo del fare impresa", che nell’area in questione conta migliaia di imprenditori e decine di migliaia di loro collaboratori, ha inteso sancire un accordo sindacale unitario teso ad illustrare con una voce unica, forte e chiara alcuni temi delicati e complessi, che saranno approfonditi nel corso dei mesi seguenti con un confronto serrato, puntuale e costruttivo nell’ambito dei tavoli istituzionali locali, a cominciare dal confronto sul prossimo bilancio di previsione.
Durante l’incontro i presidenti provinciali e i dirigenti locali della CNA, Confartigianato e Confcommercio hanno ribadito più volte la volontà di agire compatti per il bene del territorio, chiedendo agli amministratori di affrontare a loro volta in sinergia e sintonia alcune questioni prioritarie già affrontate in sede nazionale: la spesa pubblica e la riforma delle pensioni, la riforma fiscale e la cessione del patrimonio pubblico, la liberalizzazione e le semplificazioni, le infrastrutture e la politica energetica, il tutto attivando coerenti ed efficaci interventi di governance locale.
Dato per acquisito il fatto che le piccole e medie attività autonome rappresentano l’ossatura economica del ns. sistema economico e sociale, il dibattito ha toccato tematiche quali la difficoltà di accesso al credito che necessità di un intervento dei comuni della zona in qualità di garanti e attivi promotori di progetti volti a premiare validi progetti imprenditoriali, ha confermato una sostanziale approvazione circa gli interventi infrastrutturali viari attuati ed in corso d’opera, ha sottolineato la necessità di mantenere un contato frequente e costante tra il mondo della rappresentanza e l’assetto istituzionale prossimo ai cittadini.
Quest’ultimo secondo le associazioni deve tendere all’efficienza organizzativa presso gli uffici che si interfacciano con le imprese, alla professionalità negli uffici comunali, all’alleggerimento delle procedure burocratiche, dovrà privilegiare il concetto di omogeneità nei provvedimenti tra amministrazioni limitrofe ed adottare con rinnovata efficacia tutte le possibili forme di aggregazione nell’erogazione di servizi ai cittadini e alle imprese.
La razionalizzazione delle spese, unitamente all’ottimizzare degli impieghi delle risorse pubbliche, al recupero del gettito fiscale tramite la lotta al lavoro irregolare in ogni sua declinazione e alla dismissione di immobili improduttivi rappresentano oggi degli imperativi irrinunciabili e improrogabili, ai quali gli esecutivi comunali non possono assolutamente sottrarsi, stretti tra la contrazione degli introiti e i rigidi vincoli del patto di stabilità.
Alla pesante crisi dell’edilizia ha fato eco quella del commercio in preda alla selvaggia liberalizzazione di settore da un lato e dall’assalto della grande distribuzione organizzata dall’altro, in balia della progressiva chiusura dei centri storici, senza un organico piano di infrastrutture adeguato a supporto delle dinamiche in atto.
Infine il turismo, tema evocato dalle associazioni e dai sindaci stessi come volano per la diversificazione economica del territorio, ha sancito il fatto che, nonostante i confortanti dati registrati nella scorsa stagione estiva, per poter capitalizzare pienamente le tante isolate e disorganiche esperienze di promozione attivate in ogni comune e attenuare gli effetti nocivi della crisi nel manifatturiero, andrebbe promosso in forma aggregata, attivando un percorso articolato che parta dal recupero delle tradizioni ed identità culturali, artigianali ed eno-gastronomiche, per approdare ad un piano di animazione e promozione su vasta scala e di ampio respiro temporale.
Le Presidenze e le Segreterie
CNA – Confartigianato – Confcommercio
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