Senigallia: il "no" all’outlet di Marotta e alla liberalizzazione del commercio
La Confartigianato contraria a nuovi centri commerciali e all'estensione delle aperture straordinarie
Il territorio senigalliese è saturo di centri commerciali. 32.414 mq di megastore e una media di 2,2 residenti per mq di superficie di vendita. Impossibile per le piccole attività reggere il confronto con questi grandi gruppi. Per questo Confartigianato ribadisce il suo no al progetto dell’outlet di Marotta e chiede al Comune di Senigallia di mantenere a 26, massimo 30, le aperture domenicali e impedire che si arrivi alle 35 previste dall’eventuale applicazione della legge finanziaria.
Il Senigalliese nella morsa dello strapotere dei centri commerciali. Il territorio ne è saturo. 32.414 mq di megastore e una media di 2,2 residenti per mq di superficie di vendita. Questi i dati preoccupanti che emergono da una analisi della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche elaborata da Confartigianato per i Comuni di Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe e Senigallia. Non servono altri centri commerciali. Il bacino può dirsi totalmente servito.
Per questo Confartigianato ribadisce il suo no al progetto dell’outlet di Marotta e conferma la sua contrarietà a una completa liberalizzazione delle deroghe alle chiusure festive.
Bisogna ascoltare il territorio e le sue vere esigenze, commenta Giacomo Cicconi Massi, responsabile Confartigianato Senigallia. Non è possibile ignorare quanto stiano soffrendo i piccoli negozi e le attività artigiane dei centri storici per la concorrenza spasmodica dei megastore. Una sofferenza, aggravata anche da alcune scelte discutibili operate dalla politica locale, che si ritorce contro la produttività e impedisce la ripresa.
Il progetto dell’outlet di Marotta intende impiantare nel territorio una ulteriore creatura del sistema della grande distribuzione: una cattedrale nel deserto sproporzionata nelle dimensioni, impattante per ambiente e paesaggio. La realizzazione di questo progetto mette a serio rischio la sopravvivenza delle piccole attività commerciali dell’intero bacino senigalliese e oltre.
Parallelamente a Senigallia una eventuale completa liberalizzazione delle deroghe alle chiusure festive prevista dalla legge finanziaria applicata a livello regionale per le località a valenza turistica porterebbe al numero di 35 le deroghe festive e -secondo Confartigianato- questo minaccerebbe le botteghe del centro storico che, già provate dalla crisi, non hanno i mezzi per resistere alla concorrenza dei centri commerciali.
Impossibile per il commercio al dettaglio e per gli artigiani reggere il confronto competitivo con questi grandi gruppi. Alla luce di tutte queste considerazioni e data l’eccezionale pressione commerciale sull’intero bacino senigalliese, nell’interesse di tutelare le piccole attività –conclude Cicconi Massi- la Confartigianato dice no alla installazione dell’outlet di Marotta e chiede al Comune di Senigallia di mantenere le deroghe a 26, massimo 30, e impedire con ogni mezzo che si arrivi alle 35 previste dall’eventuale applicazione delle legge finanziaria.
da Confartigianato
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