I Carabinieri arrestano la vicina e un amico per l’omicidio di Luigi Taurino
Si cerca intanto un terzo complice, i tre sono albanesi: la svolta nelle indagini all'alba del 25 ottobre
E’ delle prime ore del 25 ottobre la notizia di due albanesi finiti in manette per l’efferato omicidio di Luigi Taurino, commerciante 35enne originario di Cerignola (FG), ucciso in piazza a Passo Ripe, dove abitava, giovedì 20 ottobre; episodio per il quale da giorni erano in corso interrogatori e indagini.
I due stranieri coinvolti sono Suela Arifaj, una giovane di 23 anni e Marku Jatmir, un giovane 24 anni, e sono stati arrestati da Carabinieri che fin dal primo momento stavano investigando. Nel frattempo è in atto la ricerca di un terzo complice, Myrteza Arifai, 34 anni fratello della ragazza, che sarebbe scappato in Albania.
Per cercare i responsabili del delitto si erano aperte molteplici piste: da quella passionale a quella di contrasti personali o lavorativi. Ora si è arrivati alla quadratura del cerchio, secondo i militari e gli inquirenti che erano al lavoro sul caso.
Da quanto fanno sapere i Carabinieri del Comando Provinciale di Ancona, il movente sarebbe legato ad una vendetta personale, nata in seguito a contrasti tra Taurino e la 23enne, vicina di casa della famiglia della vittima, sposata con un imprenditore abruzzese.
Sarebbe stata la donna, il cui marito era all’oscuro di tutto il piano, a far venire i due connazionali dall’Albania per dare un avvertimento a Taurino, ragione per cui il pugliese non ha riconosciuto i suoi carnefici. La giovane non avrebbe assistito all’omicidio, che è forse andato oltre ciò che ella stessa aveva chiesto di fare ai suoi connazionali.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri il taglio letale alla gola di Taurino sarebbe opera del fratello della donna, Myrteza Arifaj, ora latitante. Mentre per Jatmir si parla di un ruolo secondario nel delitto, forse era lui che teneva fermo il 35enne mentre l’altro lo finiva, dopo averlo tagliato superficialmente sulla guancia. Nessuna traccia dell’arma del delitto, ma arresto con l’accusa di concorso in omicidio volontario per Suela Arifaj e Marku Jatmir.
di Luca Ceccacci
IO,VECCHIO AMICO DEL TAURINO SONO MOLTO DISPIACIUTO DELL'ACCADUTO.TUTTO CIO^ E^ VERGOGNOSO.CONOSCEVO ABBASTANZA BENE IL SIGNOR TAURINO:ERA UN RAGAZZO GENTILE,DISPONIBILE MOLTO INTRAPRENDENTE.HO BEI RICORDI CON LUI E PER QUESTO GLI DICO:MI DISPIACE TANTO MA TANTO,LA NOTIZIA MI HA SCONVOLTO.NON SI PUO' MORIRE IN QUESTO MODO COSI^ BRUTALE. RIPOSA IN PACE...
Come si può pensare ad una cosa talmente assurda come questa....morire per qualche futile motivo,essere stroncati da qualcuno che nella sua crudeltà animalesca crede di poterti togliere la vita,toglierti la gioia di essere vicino alle persone che ami di più,alla tua famiglia,togliere al figlio l'amore che solo un padre così affettuoso può dare e pensare in tutto ciò di poterla fare franca,spero solo che si faccia giustizia,e che paghino per tutta la sofferenza che hanno recato a lui ed a suoi cari. Io conoscevo tutta la famiglia,una persona tanto gentile e garbata, con sua moglie sempre dolcissimo,mi sento veramente addolorata per questo drammatico episodio.
E stiamo ancora a discutere sul voto agli immigrati e sul razzismo. Questi sono solo (...omissis...). Fuori!
Al commentatore "gabriele". La redazione capisce i motivi che l'hanno spinta a scrivere il commento, che però ci siamo riservati di non pubblicare. Purtroppo le regole che ci siamo prefissati per non incorrere in querele sono queste.
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