Disabilità, ecco a Senigallia il comitato marchigiano per la Vita Indipendente
Obiettivo: aprire un tavolo per la strutturazione di interventi aldilà del semplice contributo assistenziale
I rappresentanti del comitato marchigiano per la Vita Indipendente costituitosi, con due incontri, lo scorso 9 settembre a Porto Sant’Elpidio e il 10 settembre a Senigallia, da alcune delle persone disabili che hanno preso parte alla sperimentazione regionale sulla "Vita Indipendente", hanno incontrato ad Ancona i funzionari responsabili delle politiche sociali della Regione Marche, dott. Paolo Mannucci e dott.sa Laura Bernacchia, per discutere sulle prospettive future della sperimentazione in corso.
Il progetto denominato "Vita Indipendente" consiste nell’erogazione da parte della Regione Marche e dei Comuni di un contributo alla persona con grave disabilità motoria e con capacità di autodeterminazione, la quale assume direttamente uno o più assistenti personali per aiutarla a svolgere gli atti quotidiani della vita.
Il "Manifesto della Vita Indipendente" dice così: "Vita Indipendente è, fondamentalmente, poter vivere proprio come chiunque altro: avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta, con le sole limitazioni che hanno le persone non disabili. Questo principio si può concretizzare tramite l’Assistenza Personale Autogestita".
Esistono esperienze consolidate di Vita Indipendente in altre regioni italiane e in altre nazioni, che nonostante la crisi, hanno continuato a investire in questo intervento dimostrandone le positività: la trasparenza dell’effettivo utilizzo delle risorse, il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, il minor costo rispetto alle altre soluzioni residenziali per la disabilità grave, il mantenimento dell’occupazione per le persone disabili e la creazione di nuovi posti di lavoro regolari per gli assistenti.
Nelle Marche la sperimentazione è stata avviata nel 2008, ha coinvolto 40 persone con disabilità e terminerà ad aprile 2012. Proprio per dare continuità a questo intervento, consolidarlo ed estenderlo a altre persone, il 10 settembre si è costituito il "Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità".
Dall’incontro è emersa la volontà da parte dei funzionari, (peraltro molto disponibili e sensibili alla problematica), di cercare di mantenere gli attuali livelli di assistenza e far entrare nuovi soggetti, ma il problema di fondo è la scarsità di risorse economiche destinate al sociale, e qui è necessario che la giunta regionale finanzi in maniera seria ed adeguata tale progetto, rivelatosi indispensabile per coloro che ne hanno usufruito per avere un minimo di autonomia, ma insufficiente per una vita indipendente.
L’obiettivo del Comitato è aprire un tavolo di confronto al fine di costruire un percorso condiviso di strutturazione definitiva dell’intervento, mediante atti legislativi e amministrativi adeguati (legge regionale per la Vita Indipendente, costituzione di un fondo regionale ad hoc, definizione dei criteri di accesso).
A tale scopo il Comitato ha chiesto nuovamente di avere al più presto un incontro con l’assessore alle politiche sociali e col presidente della giunta regionale.
dal Consiglio Direttivo
Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità
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