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La Provincia si butta nell’immobiliare. Con un socio occulto: il Comune di Senigallia

Al via una nuova collaborazione editoriale tra 60019.it e il blogger La Piaga di Velluto

60019.it avvia una collaborazione con un apprezzato blogger di Senigallia, che condisce le sue inchieste con il suo fare pungente e satirico: La Piaga di Velluto. Nel fine settimana pubblicheremo i suoi pezzi sulle nostre pagine: ecco il primo!

Hotel Marche in venditaPer la Pubblica Amministrazione queste sono le settimane dell’affare immobiliare. La Provincia di Ancona ha messo in vendita l’Hotel Marche dotandolo di ogni comfort, compreso quello di poterlo demolire e ricostruire, più alto e slanciato di prima. Il prezzo non è dei più accessibili: sei milioni e mezzo di Euro e non sono previste permute.

Per invogliare gli acquirenti all’acquisto, l’Ufficio Opportunità Immobiliari della Provincia ha realizzato una brochure in platino cesellato a mano, che sarà recapitata a tutte le principali catene alberghiere del mondo. Una copia della brochure è stata pubblicata online e rappresenta un buon esempio di quanto sia difficile per un Ente pubblico confrontarsi ad armi pari sul mercato immobiliare.

Rinunciando alle scorciatoie lessicali del settore, tipo "terrazzatissimo" e "panoramicissimo", fatti salvi pochi errori di ortografia e alcune licenze poetiche ("di facilissimo raggiungimento") la brochure esalta il carattere storico dell’edificio, il suo ruolo nella tradizione del turismo senigalliese e il suo declino come edificio pubblico, acquistato negli anni felici in cui gli Enti potevano fare debiti senza problemi. Dopo il cappello introduttivo sulle peculiarità della Città di Senigallia, compreso Summer Jamboree e spot BMW, l’Ente venditore passa al sodo: quel nobile edificio che ha ospitato generazioni di bagnanti e fatto da volàno al turismo senigalliese, può essere demolito, ricostruito e quasi raddoppiato grazie ad una variante urbanisticaad hoc concordata con il Comune di Senigallia, socio occulto dell’affare.

Palazzetto del Turismo di SenigalliaIl Comune di Senigallia ricaverà dalla riqualificazione dell’Hotel Marche una cifra di circa 700.000 Euro in oneri d’urbanizzazione, che potrebbero essere utilizzati per acquistare dalla Regione il Palazzetto del Turismo, quella palafitta a mezz’aria che si trova dietro l’Hotel Marche. L’intento è quello di demolirlo e trasformarlo in qualcosa di utile, forse una raccolta di cimeli della Bandiera Blu. L’iniziativa rientra nel quadro della valorizzazione della vasta area alle spalle dell’Hotel Marche, compresa fra i Giardini Morandi e via Quintino Sella, la cui destinazione non è chiara: si tratta di un’area strategica per il futuro della Città, che dovrà essere oggetto di scelte oculate per dotarsi di infrastrutture necessarie allo sviluppo del territorio. E’ già pronto il progetto del Pala Ghiaccio.

Se la Provincia vende i suoi gioielli pur avendo rattoppato il bilancio con l’aumento dell’addizionale sulle assicurazioni auto, il Comune di Senigallia valuta le operazioni immobiliari come tattica di sopravvivenza. I minori trasferimenti dallo Stato e il Patto di stabilità hanno creato un buco in bilancio di 6,5 milioni di Euro, da reperire anche sul mercato immobiliare. Mai interessata al contrasto dell’evasione fiscale sulle seconde case e allo sfruttamento fiscale dell’immenso patrimonio immobiliare della Città (valutabile in circa due miliardi di Euro), l’Amministrazione sta cautamente valutando la vendita di due suoi gioielli: Palazzo Gherardi e Museo dell’Informazione.

Su Palazzo Gherardi è dai tempi dell’Angeloni II che la vendita viene data come fatto acquisito e consolidato: nel Piano Cervellati era stato generato un equivoco sulla proprietà del palazzo e la vendita sembrava cosa fatta. L’affare immobiliare è sfumato sia per una levata di scudi da parte di comitati ed Opposizioni che per problemi giudiziari che hanno coinvolto un possibile acquirente. In tutti questi anni il palazzo è rimasto abbandonato a se stesso, nessuno sa cosa farne e l’ipotesi di un suo recupero parziale per attività culturali (il famoso tributo a Giacomelli che manca da dieci anni) non è mai stata presa in considerazione.

Qualche settimana fa, un altro equivoco ha rimesso in ballo l’ipotesi di vendita, quando, in una riunione di Maggioranza, si è parlato di destinare Palazzo Gherardi all’edilizia residenziale pubblica. Con questa ipotesi si è materializzato il sogno di ogni bisognoso: vivere in un palazzo del ‘700 con il porticato in pietra d’Istria, shopping a due passi, posto barca riservato e vista sul lungofiume. Se ci aggiungiamo una vera busta paga abbiamo un uomo felice. In realtà quella delle case popolari a Palazzo Gherardi è stata una boutade di qualche buontempone assillato dallo spopolamento del Centro Storico. Una boutade comunque utile a reintrodurre l’idea che Palazzo Gherardi possa essere destinato alla residenza, il primo passo per metterlo in vendita. Questa volta l’Amministrazione ha dalla sua parte la necessità economica, mentre qualche anno fa i soldi della vendita del palazzo sarebbero stati usati per il parquet nei marciapiedi del Centro Storico.

Museo dell’Informazione di SenigalliaIl Museo dell’Informazione è una new entry delle dismissioni comunali. Un elegante palazzetto nascosto in un’area decentrata nei pressi del teatro, che sembra fatto apposta per la residenza di qualche agiato, disposto a scambiare la villa in collina con le prestigiose scomodità del Centro Storico. Per il prezzo si parla di due milioni di Euro, in omaggio per il fortunato acquirente ci sono due bassorilievi del Parnazzi e una xilografia del Castagnetti su tema bucolico-pastorale. Il patrimonio culturale del museo dovrebbe essere trasferito altrove, anche se, in tutta sincerità, qualcosa potrebbe essere portato direttamente al Centro Ambiente, inaugurato proprio sabato 22 ottobre, nei contenitori dei rifiuti inestinguibili.

Anche per l’acquisto di quel palazzetto non sono consentite permute, quindi non tentate di liberarvi delle croste che avete in salotto, tenetele per quando dovremo venderci il Palazzo Comunale. Il prossimo anno?

di La Piaga di Velluto

La Piaga di Velluto
Pubblicato Sabato 22 ottobre, 2011 
alle ore 17:07
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Commenti
Solo un commento
antiverdame 2011-10-24 10:15:27
la satira sta cedendo al sarcasmo?
Comunque qualche graffietto (ritorsioni?) spero lo lasci sulla pelle della giunta migliore della galassia!

suddito non domo.
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