Scontri di Roma, la condanna del mondo politico
Feriti oltre 10 poliziotti del Reparto Mobile di Senigallia: i commenti
Violenti tafferugli si sono registrati sabato 15 ottobre a Roma. Episodi creati da singoli gruppi di violenti manifestanti durante la giornata di protesta contro la crisi, la manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi e le imposizioni della Bce. Episodi che sono sfociati in una vera e propria guerriglia impedendo di fatto lo svolgimento del corteo degli Indignati che, è bene ricordarlo, era stato organizzato in chiave assolutamente pacifica. In questi scontri sono rimaste ferite diverse persone tra manifestanti e forze dell’ordine: le ultime cifre parlano di oltre un centinaio.
Il bilancio dei poliziotti del XIV Reparto Mobile di Senigallia coinvolti nella manifestazione e purtroppo rimasti feriti negli attacchi è di 12 persone. E proprio su questo dato sono emersi i commenti negativi da tutto il mondo politico e associazionistico.
L’esponenente del Coordinamento Civico Roberto Paradisi ha dichiarato tramite una nota stampa la sua "piena solidarietà agli agenti senigalliesi feriti dalla follia criminale degli ’indignati’. Oggi la gente perbene è a fianco delle forze dell’ordine e di quei cittadini che hanno subito la violenza organizzata di bande di teppisti che vorrebbero precipitare il Paese in un clima da anni settanta. Ma ciò che stupisce – continua Paradisi – non è la pianificazione della violenza urbana, è invece il clima di ipocrita presa di distanze di molti altri partecipanti all’evento".
Parole simili sono quelle invece espresse dall’Italia dei Valori senigalliese: "Vogliamo prima di tutto complimentarci ed esprimere la nostra affettuosa vicinanza agli agenti delle forze dell’ordine, la cui perizia e il cui senso della misura hanno impedito che sabato una situazione drammatica degenerasse in tragedia e soprattutto esprimere solidarietà agli agenti del nostro territorio feriti nei fatti gravi che sono avvenuti. Subito dopo vogliamo esprimere piena solidarietà a quel 99% di manifestanti che, nonostante una situazione di grande tensione e rabbia ha rifiutato e respinto le provocazioni. Le malefatte di un migliaio di delinquenti, in netta minoranza rispetto al corteo di centinaia di migliaia di persone pacifiche non devono oscurare, come purtroppo sta succedendo, le giuste ragioni della protesta pacifica della grande maggioranza dei manifestanti composti da precari, famiglie, operai, studenti, etc".
"Piena solidarietà agli agenti del Reparto Mobile di Senigallia in servizio in Piazza San Giovanni il 15 ottobre. Nessuna violenza potrà mai trovare la nostra solidarietà. Agli agenti feriti gli auguri di pronta guarigione" è quanto afferma infine il Segretario provinciale del PD di Ancona, Emanuele Lodolini, appena appresa la notizia. "Condanniamo senza se e senza ma gli incendi e danneggiamenti verificatisi sabato a Roma in alcune parti del corteo ad opera di violenti, teppisti irresponsabili che hanno, altresì, rovinato la manifestazione alla stragrande maggioranza dei presenti che a Roma erano andati per chiedere un futuro migliore, maggiore giustizia sociale nel nostro Paese".
Della manifestazione in sè – grazie a questi scontri – non nè è stata data praticamente alcuna notizia. Notizia di una protesta contagiosa e pacifica che ha visto nascere cortei in diversi paesi dell’Europa e del mondo intero, persino Israele, Cile, Usa e India. Quattro numeri su tutto: 80 paesi e 800 città hanno visto manifestazioni e cortei. Di questi, 500.000 persone hanno sfilato per Roma con poco meno di un migliaio che ha creato disordini. Disordini dopo i quali sono scattate le perquisizioni nelle abitazioni di alcuni attivisti, anche a Senigallia.
di Carlo Leone
E' colpa dell'assurda situazione antistorica in cui è precipitata l'Italia: fare entrare milioni esseri umani da tutto il mondo in così poco spazio-tempo e le Democrazie gestite solo da guerre e Banche...
Un'apocalisse idiota!
Già non c'erano risorse per noi, figuriamoci se miglioriamo con gli stranieri che arrivano...
E agli Italiani che ancora ci sono neanche la pensione gli spetterà...
Altro che nazismo, (...omissis...) a spaccare tutto!
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