Per la Società Autostrade ‘sto ponte non s’ha da fare!
Si mobilitano gli abitanti di Via del Giardino
Ancora il vecchio ponte non è stato abbattuto, ma già la Società Autostrade ha fatto sapere, vista la preoccupazione degli abitanti di Via del Giardino, che questo non verrà ricostruito. Ecco allora che è stato organizzato un incontro con la stampa e gli abitanti della via interessata, per rendere pubblico il disagio che tale provvedimento apporterà all’area interessata. Area che è quella della Frazione di Sant’Angelo e che vede interessate Vie del Giardino, Via San Gaudenzio e Via Capanna.
Alla riunione, organizzata da Claudio Cavallari ePierluigi Carnevaletti, ha partecipato anche l’Ing. Stefano Bernardini, uno degli veterani del Comitato Versus Complanare e quindi un esperto in detta materia.
Il sig. Luciano Catalani, in qualità di abitante di Via del Giardino, apre il discorso ricordando l’importanza di questa strada, ancor più datata di quella provinciale. Fa notare come questo cavalcavia sia per importanza il terzo o quarto e come altri di minore importanza siano già stati ricostruiti, cosa questa che lo porta a sentire puzza di bruciato. La sua soppressione e la mancata ricostruzione, renderà difficile il collegamento con via San Gaudenzio. Via del Giardino rappresentava una bella e suggestiva passeggiata che ora diverrà molto più difficile da percorrere. Ci passavano mezzi pubblici che da domani sarà difficili veder transitare ed utilizzare.
Se si pensa che non ci saranno neppure entrate nella complanare, diviene subito chiaro come coloro che in estate provengono dall’entroterra, da Chiaravalle e Jesi, dovranno fare tutto un altro giro. ’Ci siamo accorti tardi di tutto ciò’ – afferma Catalani che poi continua – ma ad onor del vero la reazione tardiva è stata suggerita anche dall’Amministrazione per quelle che diciamo erano allora dicerie sulla eccessiva pendenza del ponte. Con questo atteggiamento, si badi bene – conclude il Sig. Catalani, si danneggia tutta una comunità come quella di Sant’Angelo.
Un altro abitante fa notare come l’abbattimento del vecchio ponte, costringerà a fare un percorso di un chilometro in più, che ripetuto per diverse volte in una giornata a fine anno comporterà una spesa ed un danno all’ambiente.
Il Dott. Carnevaletti tiene a precisare che malgrado ci si sia accorti tardi, tutto è ancora possibile, purché ci sia una volontà a voler modificare. In secondo luogo, la curvatura del viadotto non è un problema ed è facilmente superabile. Infine non si riesce a comprendere anche la rotatoria doppione che andrà ad affiancare quella vicina di Via dei Pini e Via Capanna.
L’Ing. Bernardini esordisce con l’affermare che è una complanare che nasce sulla menzogna, con grande colpa di tutte le forze politiche siano esse di maggioranza che di opposizione in quanto votata da tutti, anche se poi qualcuno ne ha preso successivamente le distanze.
Complanare che nasce sulla menzogna, perchè il progetto non è stato sempre rispettato, ma ha subìto delle modifiche rispetto ai progetti iniziali, di volta in volta, quanto ci si accorgeva che qualche cosa non funzionava. Doveva andare fino a Marzocca, ora non ci va più e si fermerà al Ciarnin per motivi di carattere geologico (incontro di acque e possibilità di frane). E c’è da chiedersi che strada prenderanno coloro che provengono da Marzocca?
All’altezza di ogni rotatoria – continua Bernardini – si potrebbe intravedere, guarda il caso, la possibilità di una lottizzazione: se uno va a vedere se ne rende conto: quella costruita al Cesano è più grande di un campo sportivo! Ed anche qui ci sarebbe da vedere dove e come si inserisce e con quale pendenza.
Quando poi si presero contatti con il Ministero (dei trasporti e infrastrutture, Ndr), cosa che avvenne per ben tre volte, ci dissero che non si poteva chiamare complanare, per via della scarsa velocità che permetteva, con incroci a raso ed uscite che obbligano a fermate portandosi al centro della carreggiata per poi girare a sinistra.
Forte delle sue esperienze, l’Ing. Bernardini consiglia al Comitato Senigallia Libera di scavalcare l’ambito cittadino, perchè "qui siamo in area portuale e vi farebbero solo promesse da marinaio. Se noi siamo riusciti in quel poco che abbiamo ottenuto è perché ci siamo rivolti direttamente al Ministero. Attenzione poi alle eventuali e singole convocazioni … agli interessi curati caso per caso. Qui l’interesse è solo ed unico per tutti".
Al che mi vien da chiedere, se si ritiene che ci siano i tempi per modificare e se tecnicamente ciò sia poi possibile.
Le risposte che ricevo sia dal Dott. Carnevaletti che dall’Ing. Bernardini concordano pienamente che tutto ciò è possibile farlo sia nei tempi che nelle curvature del viadotto.
L’ultimo appello dell’Ing. Bernardini riguarda la scelta di quelle che saranno le barriere fonoassorbenti o antirumore e le relative piantumazioni. Affinché si eviti di compiere altre opere come quelle già posizionate, contestate ed ora in fase di ripensamento e modifiche.
Queste, almeno, le campane dei residenti.
di Franco Giannini
Finalmente anche i compagnucci ritardatari "UN PO' DI SINISTRA" si rendono conto che a Senigallia la giunta "calce e mattone" qualche lieve danno lo fa.
Dove eravamo (quasi)tutti quando Bernardini-& nei trascorsi anni protestava? Anche gli INDIGNATOS di MEZZACANNA e loro consiglieri sodali si sono defilati!?
Perchè ci si lagna a frittata già fatta?
e poi perchè nessuno di voi "scippati del ponte" parla della stessa lottizazzione in via del giardino? scusate ma non si può sempre e solo tirare l'acqua al proprio mulino.
E per chi ancora è contrario a priori alla complanare, avete qualche alternativa al polmone inquinante della statale?
PS: io mi lamenterei piuttosto sulle dimensioni di questa struttura, nessuno pensa che i nuovi viadotti siano sovradimensionati come le opere al contorno? secondo voi è colpa del comune?
Mah,hanno di nuovo mangiato sopra le nostre teste e tutti zitti, ma si... facciamo un ponte in più e chissenefrega!
PS2: il nostro amatissimo comune dovrebbe almeno far rispettare un'ordinanza che obbliga i camion a lasciare i cantieri da "puliti"... ma questa ordinanza esiste?
a.r.
il signor Romiti anche Lui arriva tardi e in maniera disinformata e disattenta sull'argomento. Una alternativa al "polmone verde" della statale era stata proposta . Ma chi non vuol sentire, e chi non vuol perder i tanti "crediti edificatori" che la complanare si porta dietro, ha subito fatto quadrato contro . Per quanto riguarda il sovradimensionamento dei ponti e delle opere complementari se nè parlato, parlato, parlato fino all'esaurimento , a frittata ancora da fare. Credo che Lei si è perso più di una puntata, Sig. Romiti .
L''ordinanza che obbliga i camion a girare per la città ,solo dopo essersi "puliti" all'uscita del cantiere , non solo è una norma del Codice , ma è una impegnativa che la Società Autostrade si è assunta con il la V.I.A ed il Contratto di Appalto. Come la Ditta in " house" alla ASPI la rispetti è sotto gli occhi di tutti, e come questa inosservanza venga tollerata dal Comune , Sindaco in primis, è altrettanto sotto gli occhi di tutti.
e la frittata è stata già rigirata.
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