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Bloccano l’allarme e tentano furto di pneumatici a Ponte Rio: un arresto

Scoperti da una guardia giurata, in tre riescono a scappare. I Carabinieri acciuffano un pugliese

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Materiale per lo scasso e l’inibizione degli allarmi sequestrato dai CarabinieriE’ stato sventato nella notte tra venerdì 30 settembre e sabato primo ottobre quello che poteva essere un grosso furto di pneumatici nella zona artigianale in località Ponte Rio di Monterado. La segnalazione di una guardia giurata che stava compiendo il suo giro perlustrativo e l’intervento dei Carabinieri di Senigallia hanno evitato il tutto.

Presso la Felsinea Gomme di via Tommasetti a Ponte Rio, erano infatti entrati in quattro, servendosi di numerosi arnesi, tra cui un piccone, ma soprattutto di due apparecchi elettronici alimentati da una piccola battteria, che avevano inibito il funzionamento dell’allarme della ditta. Quando presso lo stabilimento è giunta una guardia giurata, questi ha notato la presenza dei dispositivi, riconoscendone la non convenzionalità li ha disattivati ed è scattato l’allarme.

Materiale per lo scasso e l’inibizione degli allarmi sequestrato dai CarabinieriImmediata la segnalazione alla centrale operativa ed ai Carabinieri, intervenuti sul posto. All’interno del capannone si erano introdotti quattro individui, che hanno cercato di darsi alla fuga nel momento in cui sono stati scoperti. Tre di loro l’hanno fatta franca, al momento, riuscendo a fuggire a bordo di una Fiat Punto.

Il quarto uomo, Mario Di Biase del’70 di Cerignola (FG), è invece stato acciuffato, essendo penetrato fin dentro gli uffici dell’azienda, dove aveva già sottratto 250 Euro, ma da cui non è riuscito ad uscire in tempo, cercando poi di avventarsi contro la guardia e contro i pubblici ufficiali brandendo il piccone.

Materiale per lo scasso e l’inibizione degli allarmi sequestrato dai CarabinieriI Carabinieri della Compagnia di Senigallia l’hanno infine arrestato e il pugliese è stato subito processato per direttissima rimediando una condanna a 2 anni e 2 mesi di domiciliari da scontare presso la sua città di residenza, Cerignola, appunto. Sui suoi "compagni di avventura" sono al momento aperte le indagini, ma i militari non hanno al momento elementi di rilievo su cui basarsi.

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Sabato 1 ottobre, 2011 
alle ore 16:59
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