Manovra finanziaria, il vero libro nero
L'IdV Senigallia interviene sui tagli che il comune subirà tra tasse, welfare e demagogia berlusconiana
Avevamo purtroppo per tempo capito e annunciato, per cercare di disinnescare il pericolo del non percepire il problema, che la manovra è d’insopportabile iniquità. Responsabilmente ci mettiamo a disposizione in maniera trasparente per affrontare un Bilancio che rischia di “far grondare di lacrime e sangue il cuore” dei cittadini, non quello di Berlusconi e Lavitola.
Il problema drammatico immediato e dei prossimi anni, dopo i tagli ai trasferimenti subiti a partire dallo scorso anno (ai quali non sono ancora conteggiati quelli previsti della Regione Marche), sarà il rispetto del Patto di Stabilità. Patto di Stabilità che per essere rispettato ha bisogno di un “recupero” di 6,5 milioni di euro. Qui purtroppo non si tratta di demagogici e populisti “libri bianchi”, di 1000 euro, 800 o investimenti di 100 mila euro (che non potremmo più permetterci per valorizzare e promuovere il nostro territorio e le sue identità con questo “strozzamento”). Qui sono materialmente oltre 6 milioni che non avremo nel Bilancio: un libro nero (questo serio rispetto a quello parodistico).
Le conseguenze drammatiche potrebbero ricadere direttamente sull’offerta dei servizi sociali, sul benessere dei cittadini, sull’economia del territorio e sulla solidità del nostro Comune, che ribadiamo, essere Virtuoso con Bilanci sempre sani, solidi e solidali ogni anno. Vorremmo rimanerlo ma il governo – che non governa – mina le nostre eccellenze con questi tagli lineari, depressivi destinati a creare economicamente “risparmi” che rimarranno immobilizzati e inutilizzati, impoverendo la nostra comunità e penalizzando la crescita economica con annesse categorie già da tempo penalizzate.
Responsabilmente e da forza di governo difenderemo il nostro welfare e i servizi sociali che costituiscono le eccellenze del nostro Comune. Bisognerà aumentare le tasse, purtroppo. Un aumento del prelievo studiato per proteggere le fasce deboli naturalmente.
In questo contesto si dovrà porre fine alla demagogia berlusconiana (che già si è messa in moto dalle dichiarazioni apparse sui media da parte dell’opposizione senigalliese di destra) fondata sul perno che "è giusto evadere le tasse" (Berlusconi) ma passare alla giusta logica di chiedersi "chi è giusto che paghi di più le tasse?". In questo momento non bisogna più ragionare per termini di consenso e popolarità elettorale ma realisticamente dire che bisognerà pagare le tasse in un senso di collettività solidarietà etica e responsabilità, sempre con il principio di partenza: "Chi ha di più è giusto che dia di più".
Disponibili responsabilmente e in maniera trasparente, quindi, ad adottare e ragionare sulle misure allo studio annunciate dal nostro Sindaco Maurizio Mangialardi, quali gli aumenti del prelievo con le rispettive progressività delle aliquote e le dismissioni del patrimonio immobiliare e delle partecipazioni nelle società partecipate.
Lo faremo in maniera responsabile da forza di governo soprattutto per evitare il rischio più che reale, e adesso ammesso anche dai settori di centrosinistra che ci avevano criticato fortemente, di, come definita dal nostro presidente Antonio Di Pietro, una “rivolta sociale”. Cioè, un rischio di conflitto sociale molto forte. Lo faremo sapendo che ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro, e lo Stato continua ad attuare politiche di spreco (da qui il chiaro fallimento politico della Lega Nord, ormai “poltrona”), costringendoci ad aumentare le tasse locali o a tagliare i servizi; e che quindi è lo Stato che deve dimagrire!
Noi dell’Idv Senigallia ci auguriamo che si vada al più presto ad elezioni. Serve un progetto serio di ristrutturazione sociale, economica, infrastrutturale ed istituzionale. Una visione sulla quale convincere ed investire. Il governo è incapace di farlo e taglia a un Comune virtuoso come il nostro che tiene i conti apposto ed è in grado di mettere in moto l’economia del territorio. La vera anti casta siamo noi e un Comune virtuoso come Senigallia con le sue eccellenze e la sua progettualità amministrativa: il Paese reale.
di Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia
Il Paese reale è tutta un'altra cosa rispetto a questo falso virtuosismo, a queste eccellenze di facciata e a questa progettualità amministativa castrata. Dal vostro chiacchiericcio non emerge nè un progetto serio , nè una ristrutturazione.
Sotto il vestito....niente
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