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Per i 25 anni da Chernobyl, un incontro e una mostra fotografica a Senigallia

L'associazione Un Tetto organizza i due eventi, in occasione del gemellaggio con i bambini di Litva

Scorcelletti - Laboratorio Analisi

Don Paolo Gasperini, Gabriele Moroni e Leonardo PambianchiIn occasione del 25° anniversario dal disastro nucleare di Chernobyl, l’Associazione un Tetto di Senigallia ha organizzato per il mese di ottobre dei "Momenti per conoscere e riflettere sulla realtà della Bielorussia di oggi grazie all’amicizia con le scuole di Litva, Rocevic, Rubezhevic".

Proprio gli studenti di queste scuole bielorusse verranno a Senigallia dal 30 settembre al 31 ottobre: come ogni anno, anche nel 2011 un gruppo composto da 19 bambini con i loro accompagnatori verranno ospitati da famiglie senigalliesi, e durante il giorno, frequenteranno lezioni alla scuola Pascoli.

Per "Legami di amicizia e di speranza", il ciclo di eventi organizzato dall’Associazione Un Tetto, sono previste due iniziative.

La prima avrà luogo sabato 1 ottobre, alle ore 18.00 presso l’auditorium San Rocco di Senigallia. Si tratta di un incontro, dal titolo "Ricordare è costruire il futuro. A 25 anni dal disastro di Chernobyl", con Massimo Bonfatti, presidente dell’organizzazione di volontariato "Mondo in Cammino".

"Il relatore durante la serata farà un quadro della Bielorussia di oggi, nei suoi aspetti politici, economici, sociali e dei rapporti che intrattiene con altre nazioni" spiega Don Paolo Gasperini, presidente dell’associazione Un Tetto.

"Legami di Amicizia e di Speranza" SenigalliaSabato 8 ottobre, alle ore 18.00, verrà invece inaugurata la mostra fotografica "Così lontani, così vicini. Vivere… al di là di tutto": la Galleria Arearte di Senigallia ospiterà il reportage del viaggio che il fotografo Gabriele Moroni ha realizzato durante la sua visita in Bielorussia nel maggio 2011.

Attraverso le immagini, il fotografo senigalliese racconta "le speranze e la vita della Bielorussia di oggi", colte durante il viaggio effettuato con l’associazione "Un Tetto". "Per la Bielorussia Chernobyl non esiste. In teoria nella zona rossa, i 60 km che circondano la città, non dovrebbe risiedere nessuno, mentre sono lì presenti villaggi abitati, coltivazioni e allevamenti. Questa è la realtà raccontata nelle foto" illustra Gabriele Moroni.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 9 al 23 ottobre, dalle 10.00 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16 alle 19.30.

E’ stato creato infine anche un catalogo della mostra, sponsorizzato del Lions Club di Senigallia, che verrà donato all’Associazione Un Tetto per essere utilizzato come forma di finanziamento per le loro iniziative.

Dal 1998 l’Associazione un Tetto ha instaurato il gemellaggio "fatto di sostegno e di ospitalità, con un duplice scopo per i bambini bielorussi: quello sanitario, di risanamento e rigenerazione dell’organismo dei ragazzi, e quello culturale, per conoscere esperienze all’estero che possano essere da incentivo per la loro vita e il loro paese".

Il gemellaggio, spiega Don Paolo Gasperini, è "una rete che si costruisce con i volti delle persone, attraverso le relazioni con i bambini di Litva, i loro insegnanti e gli interpreti, le famiglie italiane che li ospitano, l’Amministrazione Comunale, la scuola di Senigallia, gli Amici che contribuiscono, l’associazione partner i Bielorussia (Indipendent Children’s Aid), e l’associazione Un Tetto di Senigallia".

di Barbara Baldassari

Barbara Baldassari
Pubblicato Mercoledì 28 settembre, 2011 
alle ore 15:28
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