Pomeriggio di studio in ricordo di Girolamo Simoncelli a Senigallia
Domenica 2 ottobre appuntamento con il Centro Cooperativo Mazziniano
Il martire è colui che sacrifica la vita per un ideale: ne esistono di cristiani e di laici. Il martire laico per antonomasia, a Senigallia, è Girolamo Simoncelli (1817-1852), patriota risorgimentale ed eroe della Repubblica romana, cui è dedicata una piazza centralissima ed un cippo sul retro delle Scuole “Pascoli”.
Nel 1853, nel primo anniversario della sua morte, alcuni cittadini iniziarono a deporre fiori nei pressi della chiesa in cui era sepolto Simoncelli: da allora in poi il martire laico è stato sempre ricordato a Senigallia.
In mezzo a questi 159 anni si sono avuti polemiche e scritti di opposto orientamento – il patriota venne fucilato dagli svizzeri, il 2 ottobre 1852, per un reato mai compiuto e senza uno straccio di prova; Pio IX non gli firmò una grazia richiesta a gran voce dai senigalliesi –, divisioni tra la Senigallia laica e quella cattolica, la volontà di ricordare storicamente, cioè con l’ausilio di fonti e testimonianze, insieme all’intento di strumentalizzare e obliare.
Anche scrittori del calibro di Victor Hugo e di Luigi Mercantini si sono occupati del patriota risorgimentale. Il 16 novembre 1952 il sindaco comunista Alberto Zavatti commemorò l’uccisione di Simoncelli con una grande manifestazione che terminò di fronte al cippo innalzato in suo onore dall’Amministrazione comunale; tre settimane dopo, don Alberto Polverari, dalle colonne de «La voce misena», rispose causticamente affermando che, con l’innalzamento di «cippi anticattolici», Attila e i barbari – nientemeno… – erano nuovamente alle porte!
La vicenda di Simoncelli ingloba torti giudiziari e sacrifici patriottici, il desiderio di un’Italia migliore e quello di preservare lo Stato pontificio, ma anche un elenco numeroso di errori, inesattezze e atteggiamenti omertosi.
Le due sponde, soprattutto nell’ultimo mezzo secolo, hanno continuato a non parlarsi, ma non sono mancati contatti e tentativi di dialogo. Il locale Centro Mazziniano ha fatto del ricordo del caso Simoncelli una propria bandiera e nel 2008 ha promosso la prima biografia del martire laico.
Il Centro presieduto da Luciano Di Marcelli ha promosso anche quest’anno un vivace pomeriggio di studio: domenica 2 ottobre, alle 17.00 in via Chiostergi, 10, sul retro della “Pascoli”, verrà deposta sul cippo dedicato a Simoncelli una corona di fiori; seguirà la lettura, ad opera di Mauro Pierfederici, di una bella poesia dedicata a Simoncelli da Mercantini, che fu attivo patriota e suo amico durante la stagione repubblicana; infine, presso la Sala “Chiostergi” del Centro Mazziniano il prof. Guido Carletti, dell’Istituto di Storia del Risorgimento di Ancona, presenterà il volume Piccolo, profondo Risorgimento (Liberilibri, 2011, pp. 192), ultima opera di Marco Severini, storico dell’Università di Macerata nonché biografo di Simoncelli.
dal Centro Cooperativo Mazziniano
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