Manovra, rischio paralisi. Confartigianato: serve patto Istituzioni-aziende
I tagli ai trasferimenti minano stabilità di Enti locali, micro e piccole aziende del Senigalliese
La manovra finanziaria rischia di paralizzare l’attività delle imprese artigiane del Senigalliese. Una conseguenza per nulla inverosimile secondo Giacomo Cicconi Massi segretario della Confartigianato di Senigallia, alla luce delle misure contenute nel dispositivo nazionale. I tagli ai trasferimenti che annualmente vengono erogati agli Enti locali minano non solo la stabilità delle singole amministrazioni ma anche il rendimento delle micro e piccole aziende.
Tutto è collegato. L’economia non viaggia per binari separati. Comuni e aziende vivono nello stesso ecosistema produttivo e se qualcosa cambia negli equilibri sovrastrutturali ne pagano entrambi le conseguenze. Quelle scatenate dalla manovra si prospettano particolarmente distruttive e minacciano di infierire duramente su un sistema già scardinato nei suoi meccanismi da una crisi maturata in una desolante stagnazione.
La produzione è ai minimi storici.
Se si considera la situazione particolare delle aziende artigiane conto terziste la richiesta c’è, ma la piccola impresa a lavori ultimati si imbatte in una maratona sfiancante per ottenere il giusto compenso. I pagamenti, ribadisce la Confartigianato, sono continuamente dilazionati. Il lavoro c’è, ma non ci sono i soldi, per nessuno.
In questo contesto ci si sarebbe augurati a livello nazionale una riforma capace di rafforzare il binomio Pubbliche Amministrazione – aziende che, se incentivato, potrebbe rappresentare in questo momento critico un decisivo fattore trainante.
Cosi non è stato.
Se già oggi i Comuni hanno difficoltà a pagare le aziende che effettuano lavori dietro loro commissione, vuoi per la stretta imposta dal Patto di Stabilità, vuoi per le ristrettezze economiche causate dalla difficile congiuntura: come potranno essere le cose domani quando i tagli operati dalla manovra ai trasferimenti per gli Enti locali non garantiranno alcuna copertura di bilancio?
Per questo la Confartigianato, preoccupata per i risvolti in chiaroscuro che la manovra scaglierà su tutto il territorio senigalliese, chiede alle Istituzioni di lanciare un primo segnale di sobrietà con la costituzione di politiche di contenimento dei costi. La Confartigianato inoltre offre la massima collaborazione possibile per riuscire – pur nelle difficoltà – a mettere in atto una sinergia che coinvolga tutti gli attori del territorio al fine di dar vita a iniziative concretamente utili alla ripresa delle imprese.
da Confartigianato Senigallia
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