Morto l’operaio rimasto coinvolto nell’incendio dell’allevamento di Arcevia
Il 24enne kosovaro si è sempre più aggravato: le vaste ustioni non gli hanno lasciato scampo
E’ durato quasi una settimana il calvario di Spende Aliti, giovane operaio kosovaro che il 12 settembre era rimasto ustionato mentre cercava di intervenire per spegnere l’incendio, che si era sviluppato nel capannone di Magnadorsa di Arcevia dove lavorava, adibito ad allevamento di tacchini.
In un primo momento sembrava che il ragazzo non fosse in pericolo di vita, ma il quadro clinico si è poi aggravato, consigliando ai medici dell’ospedale di Senigallia di disporre il trasferimento del ferito al nosocomio Sant’Eugenio di Roma, dotato di un Centro Grandi Ustionati.
Le fiamme divampate nel capannone dell’azienda Carboni, rogo accidentale in cui sono morti circa 9.500 tacchini, avevano investito Spende Aliti sul 90% del proprio corpo. Il ragazzo è progressivamente peggiorato e la prognosi non è mai stata sciolta: è stata purtroppo una lenta agonia quella che ha passato il 24enne, morto nella giornata del 19 settembre.
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