Successo entusiasmante per la XI edizione di Pane Nostrum a Senigallia
Oltre 30.000 persone in 4 giorni, Curzi: "Conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue risorse"
Oltre 30 mila presenze di un pubblico di qualità hanno caratterizzato i 4 giorni di “Pane Nostrum”, XI Festa Internazionale del Pane che si è svolta dal 15 al 18 settembre a Senigallia, riempiendo fino al sold out tutte le iniziative previste (corsi, laboratori, degustazioni). Un afflusso molto importante ben distribuito nei vari momenti delle giornate tra Piazza del Duca, Piazza Manni, il Prato della Rocca, fino ad Anikò (Piazza Saffi), grazie alla partecipazione di Moreno Cedroni che insieme a Mauro Uliassi hanno arricchito l’edizione 2011.
Sold out i laboratori del Gusto Slow Food e quelli dedicati alla Birra a cura degli Amici della Birra -Marca Gallica di Senigallia. Bene anche le degustazioni di vino a cura di IMT e olio a cura di Olea, gli appuntamenti gluten free a cura dell’Aic.
Oltre 700 persone hanno poi frequentato i corsi gratuiti di panificazione sempre pieni, considerando gli iscritti e quelli che ogni tardo pomeriggio e sera (due turni) si fermavano ad assistere da fuori e ad ascoltare le spiegazioni degli esperti. Ha superato i 7 mila visitatori anche il sito della manifestazione nelle sole prime due settimane di settembre. Presenze consistenti dal punto di vista numerico, ma soprattutto da quello della qualità, essendo persone fortemente interessate e motivate nei confronti della filosofia della manifestazione.
Attente cioè alla salubrità dei prodotti, alla consapevolezza nei comportamenti alimentari e non solo, al rispetto per l’ambiente e per la sostenibilità delle azioni in prospettiva futura e collettiva.
Tra gli aspetti più apprezzati c’è dunque la continuità tra un prodotto semplice, diffuso e essenziale come il pane e i produttori di pane e companatico, nel segno della tracciabilità e dunque della responsabilità in prima persona. Sempre più importante la presenza degli agricoltori delle associazioni professionali agricole Marchigiane (C.I.A., Copagri, Coldiretti, Terre di Frattula e con la novità dei produttori del biologico), insieme alle realtà legate ai sistemi economici sostenibili.
La soddisfazione e l’entusiasmo deivisitatori arrivati da tutta la regione, da varie parti d’Italia, e dall’estero, insieme a moltissimi cittadini che sentono ormai la festa come propria, vanno dunque sempre più di pari passo con quelli di tutti gli attori coinvolti nell’evento.
Per organizzatori, promotori e operatori (panificatori, produttori, aziende agricole), la manifestazione si conferma una vetrina di alto livello, con ritorno immediato, su enogastronomia e agricoltura di qualità. Produttori e panificatori presenti si sono infatti sentiti rivolgere moltissime domande da parte di un pubblico interessato al contatto diretto con ogni punto della cosiddetta filiera corta. Domande su qualità dei prodotti e della lavorazione che hanno permesso ai produttori di farsi conoscere da chi si informa per poter poi orientare in maniera consapevole le proprie scelte alimentari, valorizzando le risorse del territorio e acquistando direttamente. Soddisfazione dunque sia in termini di contatti, che di vendite da parte dei produttori.
“Ritengo la manifestazione cresciuta in termini di qualità sotto ogni punto di vista, nelle proposte, negli allestimenti, nella selezione degli espositori e sicuramente sempre più in linea con le finalità del Comune – spiega l’Assessore alle Attività Economiche Paola Curzi – Attraverso Pane Nostrum, l’Amministrazione mette in luce il territorio di Misa, Nevola e Cesano, facendo parlare direttamente le aziende e dunque valorizzando l’impegno di ognuno in quelle che sono le buone prassi di sostenibilità economico – ambientale. Per questo lo ritengo il luogo ideale in cui far emergere la territorialità anche nell’ambito del biologico. Un plauso va senz’altro agli organizzatori e allo staff che tutti i giorni ha reso la festa vivibile, pulita e attenta al miglior svolgimento possibile”.
“Si tratta di un progetto che ha saputo guardare nella giusta direzione – osserva Marco Giardini della Provincia di Ancona e presidente anche dell’associazione Terre di Frattula – e che si rivela importante dal punto di vista economico, turistico e della caratterizzazione delle tipicità. Per questo la Provincia sostiene Pane Nostrum dalla sua prima edizione e continuerà a farlo, pur nelle ristrettezze di bilancio, considerandola come una delle principali manifestazioni che contribuiscono a promuovere il territorio”.
Loda con convinzione la direzione intrapresa da Pane Nostrum anche Riccardo Pasquini della Confcommercio, per il quale “è così che si costruisce la strada della qualità e si ridà forza alla filiera in tempi di crisi, facendo operare insieme le aziende, con azioni comuni che valorizzino però le singole peculiarità, il proprio mestiere e la propria esperienza. La collaborazione tra tutte le parti della filiera e l’andamento comune è fondamentale ai fini della tutela del prodotto e delle aziende e del benessere finale”.
“Sarà importante proseguire con approfondimenti nella direzione della collaborazione con soggetti della macroregione Adriatico-Ionio – conferma anche Evasio Sebastianelli, presidente di CIA provinciale, soddisfatto dell’andamento di quest’anno. “L’agricoltura ha potuto presentare il lato migliore di sé, in un contesto qualificato”, continua Sebastianelli, evidenziando poi il valore della presenza dei due chef Cedroni e Uliassi e ricordando in particolare il successo della proposta della filiera corta del pane, dell’incontro che l’Assessorato alle Attività Economiche ha indetto su “Per un nuovo modello di sviluppo: esperienze di un mercato sostenibile”, nell’ambito della presentazione dei Sistemi economici locali sostenibili.
INFO: info@panenostrum.com
da Alessandro Piccinini Comunicazione
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