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Tunisino travolto dal treno, spunta la pista della droga

Continuano le indagini della Polizia per chiarire la vicenda, meno probabile l'ipotesi del suicidio

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Resti del corpo del tunisino travolto da un treno a SenigalliaLa morte del tunisino quarantenne travolto da un treno a Senigallia potrebbe non essere dovuta solo ad una fatalità. Una tragedia sicuramente si, in circostanze ancora tutta da chiarire. Le indagini e gli accertamenti portati avanti dalla Polizia di Senigallia stanno pian piano rivelando alcuni particolari, anche se manca ancora l’ufficialità sul perchè il tunisino Mohamed Athem Ben Arbi – il nome rilasciato dai compagni dell’uomo sarebbe un falso come anche l’età – si trovasse sui binari e perchè non si fosse accorto dell’arrivo del treno.

Poco attendibili sono ritenute dagli investigatori le voci sull’ipotesi del suicidio: si pensa piuttosto che, per motivi legati alla droga e allo spaccio di stupefacenti, sia nato un diverbio nel gruppetto di tre o quattro connazionali che in quel momento si trovavano sui binari.

Anche l’ipotesi della disgrazia mentre si recavano alle case disabitate dell’ex Sacelit, sul piazzale Bixio, appare fragile. Quelle case erano divenute un rifugio ormai da anni per quanti senza un tetto approdavano a Senigallia: quel percorso che prevedeva l’attraversamento dei binari, per poi passare dietro le recinzioni e dunque non essere visti, era "abituale".
Difficile dunque che possa bastare solo la disattenzione per spiegare una tragedia simile. Inoltre due persone sono state viste mentre scavalcavano la recinzione ferroviaria in direzione statale, cioè per dirigersi verso via Perilli e non il contrario.

La zona era frequentata anche da spacciatori per il fatto che è nascosta agli occhi delle forze dell’ordine e delle persone. Proprio questa pista è quella che sta tenendo impegnati gli inquirenti su questa drammatica vicenda in cui un uomo è morto travolto da un Eurostar in transito diretto a Ravenna.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Giovedì 25 agosto, 2011 
alle ore 11:22
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Commenti
Ci sono 4 commenti
piero 2011-08-26 09:42:12
balordi che litigano in mezzo ai binari per la spartizione del traffico di stupefacenti cittadino e rimangono tranciati dai treni in corsa dopo essere usciti dalle topaie della ex-sacelit che il sindaco aveva promesso di abbattere anni fa. RAGAZZI MIEI, CHI PUO' FUGGA DALLA CITTA' E DALLA NAZIONE!!!!!
Un cittadino stanco 2011-08-26 13:59:06
Quando l'insprimento delle pene
La cronaca nera ogni giorno ha negli exttracomunitari i suoi protagonisti, persone che lo Stato, i Comuni e la Caritas aiutano. Ed i risultati si vedono. Quando i nostri solerti magistrati cominceranno a provvedere ad espellerli. Noi italiamo siamo stufi di vederli in gito a delinquere restando impuniti.
CARLO 2011-08-26 16:43:14
Cominciare ad espellerli
Quando si comincerà ad esppellerli questi extracomunitari che delinquono sperando di restare impuniti.Sarebbe giunta l'ora. servizi e Caritas dei vari Comuni comincino a seguire gli italiani in situazione di disagio.
David D'Alessio 2011-08-26 20:39:58
Sono il macchinista che era alla guida del treno 9332 la sera dell'investimento. Se fosse possibile gradirei avere dalla Vs redazione notizie più approfondite sull'identità della vittima e sulle cause che lo hanno portato ad attraversare i binari e perdere la vita sotto il treno che io stavo conducendo. il mio indirizzo di posta elettronica è david.dalessio@alice.it .
RingraziandoVi anticipatamente Vi porgo i miei più cordiali saluti.
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