Conclusa a Serra de’ Conti tra applausi, allegria e fiaccole la Nottenera 2011
L'organizzatrice: "La più bella edizione". Il Sindaco: "Proposta seria, intelligente e piacevole"
Il lancio delle fiaccole, lievi e delicate, in ascesa nel cielo terso e pieno di stelle sopra i tetti di Serra de’ Conti, ha chiuso ufficialmente la quinta edizione di "Nottenera", svoltasi dal tramonto di sabato 20 agosto all’alba di domenica e ispirata al tema del Bene Comune. Decine di persone di tutte le età hanno retto fino alle 4 del mattino, in un clima di allegria e emozione, per accendere le lanterne e, a piccoli gruppi improvvisati, sollevarle accompagnandole con desideri, applausi e esultanza, simbolicamente verso la prossima edizione di Nottenera.
"È stata forse la più bella edizione di Nottenera finora", sorride stanca e soddisfatta la direttrice artistica Sabrina Maggiori, facendo eco al commento di tantissime persone alla fine della nottata.
Concorde anche il Sindaco Arduino Tassi, ancora accanto all’eccellente giovane staff che ha lavorato all’organizzazione, mentre le strade del borgo si svuotano di pubblico e si riempiono dei primi bagliori d’aurora e del canto dei galli.
Bella soprattutto per l’armonia e la serenità con cui si è svolta, oltre che per la qualità degli spettacoli proposti in versione site specific, itineranti e in prima regionale.
Il delizioso centro dell’entroterra tra le valli del Misa e dell’Esino ha accolto anche quest’anno migliaia di persone ben prima dello scoccare delle 20 (apertura ufficiale), ma "in numero assolutamente adeguato", osserva il Sindaco, che giudica "molto soddisfacente l’andamento della Nottenera 2011. Prima di tutto per la tranquillità (nessun intervento delle forze dell’ordine o soccorsi nonostante l’elevato numero di persone) e poi perché il pubblico ha compreso le scelte artistiche e organizzative, anche la novità del biglietto d’ingresso che riteniamo corretto nei confronti degli artisti e del servizio che forniamo. Nottenera dimostra che è possibile vincere la sfida al naturale flusso verso la costa e fare di un piccolo centro dell’entroterra una destinazione, attraverso proposte intelligenti, gradite, ben pensate e organizzate. Ringrazio per questo il lavoro di squadra efficace, tutti i 150 volontari e le forze dell’ordine, i vigili e anche i servizi di pulizia che lavorano all’alba di domenica per ripresentare Serra de’ Conti adeguatamente al suo corso quotidiano".
Un plauso è arrivato anche da operatori del settore, tra cui Velia Papa e dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Ancona, Carlo Pesaresi, presente con tutta la famiglia, che in Nottenera ha creduto fin dal principio. "Progetti come questo, dimostrano concretamente quanto la cultura sia cosa non necessariamente da intendersi come elitaria, ma aperta al pluralismo, e quanto possa rivelarsi motore anche sociale ed economico per una comunità e per il territorio. È importante poi sottolineare che riscontri così positivi di pubblico e di critica arrivano a un piccolo centro nell’entroterra che ha saputo far emergere e valorizzare le sue grandi potenzialità nel dialogo interno alla comunità e all’esterno. Basta pensare alla concretezza del gemellaggio tra Nottenera e Ar(T)cevia".
Tantissime sono state le famiglie e i bambini che hanno raggiunto Serra de’ Conti per la Nottenera fin dall’ora di cena. Tanti adolescenti, tanti giovani e persone in media fino a 50 anni provenienti da tutta Italia e dall’estero (turisti, partecipanti ai laboratori), hanno partecipato in un’atmosfera multilingue e curiosa. C’è anche chi è arrivato in bicicletta dai centri limitrofi.
I più esperti sono arrivati a Serra de’ Conti muniti di piletta, con cui aiutarsi nella lettura della mappa e delle indicazioni per raggiungere gli spettacoli e per la fruizione dello spazio urbano, come sempre immerso nel buio e illuminato solo da piccoli led ecologici a poca altezza da terra.
Tutti gli spettacoli hanno fatto il pieno di pubblico, così come i punti ristoro diversificati, molti più degli anni precedenti e con proposte enogastronomiche eccellenti del territorio (compresi gelati a lonzino di fico, visciola, kebab alla marchigiana ecc…).
Un pubblico sempre più trasversale, sensibile, attento e interessato alle proposte culturali della Nottenera, la cui qualità è stata apprezzata anche dagli stessi artisti ospiti.
"Sembra davvero di stare a teatro, per il rispetto che c’è durante lo spettacolo, pur stando in strada in un via vai di persone", hanno osservato in molti.
"È il pubblico più bello che abbiamo incontrato", ha commentato qualcuno.
I primi applausi entusiasti e pieni di stupori, hanno risuonato nella piazza dell’Ex Frantoio per l’eccezionale duo Icircondati con "Tri Quater", spettacolo musicomico che ha vinto il premio al Milano Clown Festival 2011 e ammaliato grandi e piccoli. La stessa piazza che ha accolto anche gli esperti Nando e Maila e il concerto finale di Naif, trascinante sul palco in trio fino alle 3.30.
Tanti applausi anche per Pasquale Mirra che con il vibrafono ha musicato dal vivo il film muto di Chaplin "A Dog’s Life" (in collaborazione con Ar(T)cevia International Art Festival). E chi non stava seduto in piazzetta, guardava affacciato dalla finestra di casa.
Poco distante, al Belvedere, bambini e adulti erano indaffarati alle prese con i Balirinti (enigmi ludico-scientifici in collaborazione con il Museo del Balì).
Applausi e ringraziamenti hanno segnato le due repliche di "Servizio di pulizia o corpo sociale" di 15 febbraio (regia di Claudia Hamm), originale performance per due attori intenti a pulire e sistemare un appartamento, a contatto diretto col pubblico, entrando e uscendo dalla dimensione metateatrale.
Nella Piazza del Comune affollata, si sono alternati la televisione autarchica di Andrea Cosentino "Telemomò Live" e il provocatorio "Sì l’ammore no" di Daniele Timpano e Elvira Frosini. I Giardini del Museo hanno ospitato gli "Orti Insorti" di Elena Guerrini, mentre a poca distanza si svolgeva la performance finale del workshop condotto da Javier Cura e Moss Beynon Juckes.
Il flusso continuo di persone che ha attraversato il borgo per oltre 6 ore, ha incontrato sul suo tragitto le installazioni di Helen Cerina, Simone Alessandrini, Georgian Stefan, Luca Pierini, Luca Luzi.
I più fortunati hanno incontrato anche "l’uomo delle caramelle", Valerio Gatto Bonanni (SemiViolanti) con le sue azioni psicomagiche e le performance vocali di Morena Tamborrino, che ha regalato emozioni e grani di pepe di oltre 50 anni, ancora profumati, conservati nella bottega storica di corso Roma.
Tantissimi hanno accolto l’invito ad approfittare del cielo pulito per ammirare la volta celeste con gli esperti del Museo Balì e tantissimi hanno seguito l’emozionante "Miti d’acqua", narrazione per voce, viola (composizione di Camilla Dell’Agnola) e genius loci di O Thiasos Teatro Natura. Un’esperienza di ascolto profondamente toccante per il pubblico, grazie alla voce di Sista Bramini e Francesca Ferri, a partire dalle "Metamorfosi" di Ovidio.
Anche quest’anno "abbiamo proposto spettacoli eterogenei in una modalità attenta al coinvolgimento rispettoso del territorio e quel che più conta anche una diversa, inusuale modalità di vivere il paese, cercando di coniugare linguaggi contemporanei e ascolto locale", ricordano le due organizzatrici Sabrina Maggiori e Paula Carbini, ideatrici di Nottenera insieme a Bruno Massi.
Fino al 18 settembre, la Chiesa di San Michele ospita "L’Arca di chi è?", seconda azione di "Tu_Tenerezze Urbane" che invita a riflettere sul Bene Comune e a lasciare un messaggio o un animale messaggero alla comunità che verrà.
Il visual di Nottenera è ancora a cura di Manuela Santini. Il concept di Nottenera è di Bruno Massi, Sabrina Maggiori e Paula Carbini. L’evento Nottenera 2011, con la direzione artistica di Sabrina Maggiori in collaborazione con Paula Carbini, è realizzato dall’associazione "Nottenera", gruppo di soggetti locali nel quale confluisce l’associazione TiVittori, il Comune e la Pro Loco di Serra de’ Conti, il Coro "Francesco Tomassini", il Circolo Legambiente "Verdeacqua", con il sostegno di Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona.
L’associazione è nata quest’anno appositamente per sostenere concretamente e contribuire allo sviluppo del progetto, forte dunque del riconoscimento da parte del territorio.
da Alessandro Piccinini Comunicazione
Foto di Luigi Guarino e Renato Gasperini
Chiusa la Nottenera per fortuna senza incidenti o giovani ubriachi. Sul suo significato artistico nutro molti dubbi e su quanto parte del pubblico abbia compreso gli spettacoli.Infine vorrei sapere quanto è costata al Comune.
Sono un genitore di Jesi che ha portato i propri figli alla Nottenera: alla fine sia noi genitori che i nostri figli hanno capito ben poco degli spettacoli.Sarebbe bene proporre spettacoli più popolari e meno cervellotici.
La Nottenera è una manifestazione da rivedere: ridiurre il numero degli spettacoli e quindi delle spese, ritornare all'ingresso gratuito, proporre spettacoli meno concettuali e più alla portata di tutti.
Sono un operaio di Serra de' Conti che ha anche tanti problemi per arrivare a fine mese e, vedendo la Nottenera ci ho poco capito.Sarebbe ora che il Comune al quale giustamente pago le tasse la smette4sse a fare certi spettacoli che a tantissimi serrani non interessano.
Risiedo nel centro storico ed anche quest'anno Nottenera mi ha creato solo problemi: luci spente e difficoltà per camminiare lungo le vie; grande confusione sino all'alba e spettacoli che non capisco eppure ho fatto il Liceo scientifico.
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