Ancora clandestini in un’abitazione di via Nino Bixio a Senigallia
Arrestati e poi rimessi in libertà sei tunisini. In manette anche un uomo per furto di rame
Hanno tra i 41 e i 23 anni i sei tunisini arrestati dai Carabinieri di Senigallia nella mattinata di lunedì 15 agosto. Tutti arrestati per concorso nei reati di invasione di terreno privato e danneggiamento aggravato dopo che si erano intrufolati e avevano bivaccato in un’abitazione del piazzale Nino Bixio nell’area portuale.
Intorno alle 9:15 il blitz dei militari dell’arma: sono stati rinvenuti all’interno del locale che si affaccia sulla darsena dei pescatori grazie alla segnalazione e denuncia del proprietario dello stabile che proprio il giorno precedente si era rivolto alla polizia per cercare di scoprire chi aveva divelto e rotto la recinzione posteriore dell’abitazione, scardinato una porta-finestra. Da lì si erano poi introdotti nella casa. Una volta all’interno avevano tolto i sigilli al contatore e rubinetto dell’acqua che la Multiservizi aveva posto e infine tentato di riallacciare l’energia elettrica.
K.T. del ’70, K.S. del ’71, M.I. del ’77, N.M. del’78, T.M. classe 1980, sono tutti pregiudicati noti alle forze dell’ordine, menrte M.K. dell’88, il più giovane del gruppo è "nuovo" in quanto arrivato verso marzo in città con gli sbarchi a Lampedusa.
Per tutti è scattato l’arresto e nel pomeriggio è arrivata la condanna a sei mesi di reclusione e al pagamento di 140 euro ciascuno per i danni apoprtati, circa 3500 euro tra recinzioni, finestre, tapparelle, contatori e arredamento.
Infine sono stati rimessi in libertà.
Sconterà invece due anni e 4 mesi di reclusione nel carcere di Montacuto M.D.D., nullafacente pregiudicato classe ’66, che nella mattinata del 14 agosto è stato colto in flagranza di reato mentre asportava del filo di rame dai pozzetti all’altezza del sottopasso di via Mamiani. Cavi che servivano per la linea ferroviaria per l’attivazione di servizi fortunatamente non indispensabili per la circolazione dei treni come quelli per l’attivazione dei semafori o quant’altro.
L’uomo è stato processato per direttissima dopo due notti di fermo nelle camere di sicurezza della caserma di via Marchetti e poi è stato portato nella casa circondariale di Ancona visti i numerosi precedenti che pendevano su di lui.
Ma la serie di controlli e attività dei Carabinieri nel weekend di ferragosto ha dato anche altri risultati, con 45 obiettivi sensibili monitorati, 87 persone controllate e quattro patenti ritirate. Il più eclatante di questi provvedimenti è stato preso nei confronti di un giovane di San Marcello del 1990 che nella mattinata di sabato 13 agosto si è schiantato con l’auto contro un palo e una cancellata di un’abitazione privata a Belvedere Ostrense.
Lievi ferite per il conducente, gravemente rovinata l’auto, abbattuto il cancello dell’abitazione sopra l’auto dei villeggianti che si apprestavano a partire e che fortunatamente erano rientrati in casa a prendere le ultime cose da caricare nell’auto.
L’uomo si è sottratto ai test alcolemici e antidroga per cui la patente gli è stata ritirata.
di Carlo Leone
Foto di Luca Ceccacci
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