Concluso a Senigallia il torneo di calcio della Pace estate 2011
Attenzione alla dimensione umana, oltre il pallone, oltre lo spogliatoio
"Ci impegniamo a prestare attenzione alla dimensione umana nel rapporto tra i ragazzi, cercando di capire soprattutto quei bisogni o problemi che vanno oltre alla partita e alla vita di spogliatoio". Era il punto n. 3 del patto educativo sottoscritto da tutti gli allenatori e gli accompagnatori delle squadre dei ragazzi che hanno partecipato al terzo torneo estivo della Pace. 37 squadre divise in tre categorie (ragazzi, giovanissimi, over); circa 350 piccoli e grandi atleti si sono incontrati per un mese in notturna presso il campo di erba dell’oratorio della parrocchia della Pace a Senigallia. Senza contare genitori, amici, curiosi e passanti che hanno animato il torneo.
Ma ciò che si è voluto sempre sottolineare è stata proprio la dimensione umana per andare oltre il campo di calcio.
Tre scelte per sottolineare questo:
– la sottoscrizione di un patto educativo tra tutte le squadre;
– il terzo tempo alla fine di ogni partita, cioè finita ogni partita i giocatori delle due squadre si sono incontrati intorno a un tavolo per dissetarsi e mangiare insieme qualcosa, stemperando le piccole tensioni che la partita poteva aver creato;
– donare il ricavato del torneo per quei ragazzi che purtroppo non possono far più sport perché afflitti da malattia.
Ci siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi del patto educativo? A volte sì, a volte no, ma ci abbiamo provato insieme a tutte le persone di buona volontà. Ed è stato bello vedere alcuni scettici – tanto non serve a nulla perché quando si gioca a calcio si vuole solo vincere – cambiare un po’ idea. Sono semi gettati che con la pazienza, il concime buono dell’educazione e l’acqua fresca della serenità possono continuare a crescere. Perché per esempio il terzo tempo non diventa una prassi nell’organizzazione di tutti i tornei? E magari anche studiare un patto educativo nello sport come meta da raggiungere e contenuto da vivere.
Le premiazioni hanno visto poi un premio speciale per le due squadre dei ragazzi che con grande tranquillità hanno giocato per divertirsi incassando una valanga di gol e segnandone pochissimi. A loro è stata assegnata una targa "Campioni nella vita" con la motivazione: "Avete insegnato che niente può battere il vostro divertimento e la voglia di giocare".
Tutte le classifiche del torneo possono essere viste su iltorneodicalciodellapace.blogspot.com Doveroso un ringraziamento ai ragazzi, a tutti coloro che hanno partecipato, agli organizzatori, a chi ha dato del tempo, all’Assessorato allo Sport che ha patrocinato l’appuntamento.
Quello che deve rimanere non sono le immagini dei gol, le prodezze che si sono fatte o il rimpianto per le partire perse, ma un obiettivo ben chiaro in testa: "Ci impegniamo a ricordare ai ragazzi che solo pochi potranno essere i campioni nel campo, ma tutti lo dovranno essere nella vita".
Patto educativo sottoscritto
da allenatori e accompagnatori delle squadre
1. Ci impegniamo a garantire sempre che il torneo sia occasione di gioco e di divertimento indipendentemente dal proprio talento.
2. Ci impegniamo ad agire ricordando sempre che lo sport deve dare energia e non toglierne, promuovendo la salvaguardia della salute.
3. Ci impegniamo a prestare attenzione alla dimensione "umana" nel rapporto tra i ragazzi, cercando di capire soprattutto quei bisogni o problemi che vanno oltre alla partita e alla "vita di spogliatoio".
4. Ci impegniamo ad avere sempre un comportamento disponibile, costruttivo e responsabile nei confronti dei ragazzi e delle altre componenti interessate e a promuovere sempre nei ragazzi un analogo comportamento costruttivo e responsabile.
5. Ci impegniamo a promuovere sempre un clima di rispetto tra i propri giocatori e gli avversari.
6. Ci impegniamo a promuovere la lealtà e il rispetto del regolamento.
7. Ci impegniamo ad accettare con serenità le decisioni dell’arbitro, anche se ritenute discutibili, cercando di farne comprendere i motivi ai giocatori.
8. Ci impegniamo a non far mai venir meno il divertimento tra i ragazzi in ogni cosa che viene fatta.
9. Ci impegniamo a ricordare ai ragazzi che solo pochi potranno essere i campioni nel campo, ma tutti lo dovranno essere nella vita.
da Parrocchia S. Maria della Pace – Senigallia
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