Scarsa accessibilità nelle mete turistiche e balneari d’Italia
Indagine JFC sull'attenzione ai disabili: bene Senigallia con oltre la metà delle strutture accessibili
In Italia vi sono oltre 1milione 100mila persone che convivono con una disabilità motoria; in Europa si raggiungono circa 40 milioni di potenziali clienti che richiedono servizi speciali agli operatori del turismo. I numeri crescono sensibilmente se si pensa che i viaggiatori disabili sono abitualmente accompagnati da familiari ed amici. Ma come risponde il sistema ospitale italiano a questi Europei che desiderano trascorrere una vacanza senza problemi?
In questo contesto l’Indagine della società di consulenza JFC si è posta l’obiettivo di analizzare l’attenzione verso gli Ospiti con disabilità motoria di alcune destinazioni balneari italiane – Rimini, Jesolo, Senigallia, Vieste, Sanremo, Viareggio, Terracina, Taormina, Capri, Alghero – sulla base del numero percentuale e dei dati assoluti di strutture ricettive – nello specifico Hotel, Residenze Turistico Ricettive e Campeggi – accessibili alle persone con questo tipo di disabilità.
“Una certezza su tutte: questi Ospiti con esigenze speciali faticano a trovare, in Italia, chiarezza sui servizi” – afferma Serena Tronconi di JFC. “Essi incontrano, infatti, enormi difficoltà nel comprendere quali siano realmente i servizi a loro accessibili”.
La classificazione delle strutture accessibili e non, indicata nei vari portali turistici o negli annuari delle strutture ricettive esaminati, si basa, infatti, seppure con differenze da località a località, sulla dichiarazione che il titolare della struttura effettua sulla base dell’attuale normativa, in alcuni casi specificando il numero di camere o bagni in grado di ospitare persone disabili o la percentuale dell’area dell’esercizio accessibile ai disabili.
All’Ospite la verifica o meno della veridicità della dichiarazione; e purtroppo, molto spesso, il cliente disabile arriva e non trova affatto i servizi segnalati. Solo Jesolo, tra le destinazioni balneari sottoposte ad indagine, ha avviato uno specifico progetto per le persone con disabilità, e per garantire un servizio chiaro e trasparente l’Amministrazione Comunale ha avviato anche verifiche sul campo.
Ma nel complesso, qual è la quota percentuale di strutture ricettive – alberghi, residenze turistiche alberghiere e campeggi – accessibili a chi ha problemi di mobilità?
Emerge che, in dati percentuali, Terracina risulta essere la località con la più alta percentuale di strutture ricettive accessibili nel suo complesso: ben il 56,5%, seguita Senigallia con il 54,2% e da Viareggio con il 51,5% di operatori che dichiarano di mettere a disposizione degli ospiti strutture accessibili agli ospiti con disabilità motorie. Come dato assoluto, è Rimini la destinazione che offre la minor quota percentuale di strutture accessibili: solo il 6,8% della totalità.
Per quanto riguarda le varie sezioni ospitali, Vieste guida la classifica degli alberghi; Viareggio e Senigallia – a pari merito – quella delle residenze turistiche alberghiere; sempre Viareggio, Sanremo e Jesolo a pari merito quella dei campeggi.
Analizzando invece il numero delle strutture ricettive che offrono ospitalità “attenta” ai disabili con problemi di mobilità, prendendo in esame non la quota percentuale ma i numeri assoluti delle strutture che offrono questo servizio, emerge che è Rimini la località a capeggiare la classifica. Rimini, infatti, dispone di 82 strutture “accessibili” su 1.198 totali, seguita da Senigallia con un totale di 52 strutture e, a pari merito, da Jesolo, con 50 strutture su 375 totali, e da Viareggio sempre con 50 strutture su 97. Ultime sono Sanremo, con solo 7 strutture “accessibili” su 54, Capri, con 12 strutture su 64, e Alghero con 19 strutture su 47 complessive.
da JFC
www.jfc.it
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