Nidastore di Arcevia, presentazione della ricerca storica del prof. Villani
Ranieri di Pesaro, il Vescovo di Fossombrone, l'Istituzione degli Uomini: appuntamento il 7 agosto
Domenica 7 agosto a partire dalle 17,30 nella piazzetta del borgo di Nidastore sarà presentato la ricerca storica del prof. Virginio Villani “Nidastore, Castrum Nidastoris”. Nidastore è uno dei nove castelli di Arcevia, uno dei più piccoli e il più periferico, perché gravitante verso la valle del Cesano, ma sicuramente molto noto per la tradizione a metà strada fra storia e leggenda, che lo accompagna da secoli: e cioè quella del presunto jus primae noctis di cui sarebbe stata oggetto la popolazione femminile durante il dominio del signore Raniero Ranieri di Pesaro (1408 – 1431), nipote del vescovo di Fossombrone.
Il malcapitato signore avrebbe poi pagato questa sua prepotenza con la morte. Quanto c’è di vero e quanto di fantasioso in questo racconto ce lo racconta una nuova ricerca del prof. Villani inserita nella collana “Castelli Arceviesi”.
Un’altra particolarità di questo luogo è quella di essere stato a lungo sotto il dominio del vescovo di Fossombrone, cosa che, unita alla sua posizione strategica, ha determinato una situazione di continua conflittualità con il comune di Rocca Contrada (l’odierna Arcevia) fino al sec. XVI, facendo del castello ora il protagonista, ora la vittima degli scontri anche violenti fra il capoluogo, lo stesso vescovo e i signori limitrofi (ultimo Sigismondo Malatesti).
Queste vicende hanno lasciato una ricca documentazione, che ha permesso di ricostruire con una dovizia di particolari la storia antica e moderna di questa località. Dalle turbolente vicende medievali è scaturita anche l’Istituzione degli Uomini, costituitasi per amministrare le proprietà già appartenenti alla dotazione feudale del signore Raniero Ranieri.
Questa specie di comunanza agraria, ma con sue peculiarità che ne fanno qualcosa di unico, ha rappresentato per tre secoli una importante risorsa per la vita sociale ed economica del castello, finanziando l’istruzione, la sanità e l’assistenza ai poveri e distribuendo una parte delle rendite fra le famiglie residenti.
Esiste tuttora, anche se per il crollo delle rendite agricole il suo ruolo sociale è di molto diminuito.
da Redazione
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